Pomellato, il lusso si fa accessibile
Promozione continua attraverso pubblicità, sponsorship ed eventi, una fedeltà alla marca che passa dalla ricerca di design innovativi e materiali di qualità, anche nel caso di gioielli accessibili nel prezzo anche ai giovani. È la ricetta di Francesco Minoli, amministratore delegato di Pomellato, marchio italiano di alta gioielleria che nel 2005 ha superato i 100 milioni di euro di fatturato.
Siete stati tra ai primi a cavalcare l'idea di lusso accessibile…
Innanzitutto bisogna precisare che un bene di lusso racchiude in sé un concetto di intima soddisfazione e di prestigio che sono inalienabili. È sempre forte il senso di status che si afferma con l'esperienza di acquisto, la quale ruota intorno alle variabili prezzo e distribuzione. Un gioiello Pomellato può essere più accessibile, ma forma, disegno, materiali e punto di vendita, sono esclusivi, sofisticati e mai di massa. Se la marca è una promessa fatta al mercato, non vogliamo crescere per forza, non vogliamo disattendere le aspettative: i nostri volumi sono dettati dalla tipicità della manifattura artigianale, il 97% delle parti è realizzato a mano. Pensiamo al taglio delle pietre ed alle forme non replicabili su scala industriale.
Verso quali strategie di promozione del brand siete orientati?
Avendo a disposizione il 50% della nostra liquidità per investimenti, una parte considerevole sarà destinata al rafforzamento della organizzazione commerciale dei distributori esteri, ma anche all'apertura di nuovi negozi monomarca Dodo e Pomellato, come strumento di immagine e informazione sul mercato. In questo modo prevediamo di raggiungere un tasso di crescita del 10% nel 2006.
Con la globalizzazione dei mercati le vostre dimensioni sono adeguate? A quali aree guardate con più interesse?
Le nostre dimensioni sono coerenti con la linea strategica che abbiamo deciso di seguire. Siamo sì a Dubai, Q8 City e nel Middle e Far East, ma il nostro mercato deve esser sofisticato e non di prima ricchezza. Quindi sì alla Russia e no alla Cina.
Estratto da ItaliaOggi del 15/06/06 a cura di Pambianconews