Tre numeri per valutare le prospettive di Valentino Fashion Group (Vfg). La griffe che prende il nome dal celebre stilista nell'arco di 3-4 anni raddoppierà i ricavi, superando la soglia di 500 milioni di euro. Hugo Boss, che ha registrato nel 2005 un giro d'affari di 1,309 miliardi di euro e da solo pesa oggi tre quarti del fatturato di Vfg, continuerà a crescere del 10-15% l'anno nel prossimo triennio. I marchi in licenza (tra i quali Marlboro Classics e Missoni), segnano un poco il passo (266 milioni di euro i ricavi 2005, in progresso del 2,3%), ma torneranno a crescere. Secondo Antonio Favrin, presidente di Vfg, il gruppo “ha guadagnato quote di mercato rispetto ai competitors. Noi saremo uno dei pochi grandi players mondiali del settore fashion, concorrenziali quindi anche sul versante industriale e finanziario”.
Il presidente, principale azionista del gruppo in tandem con Dario Federico Segre tramite Canova, vuole che Valentino ampli la rete di boutiques monomarca di proprietà diretta, attraverso le quali il marchio realizza il 55% delle sue vendite: erano 127 nel 2004, 208 lo scorso anno e cresceranno ancora. Il piano dedicato allo sviluppo del retail è finalizzato a garantire la massima diffusione di Vfg in tutti i principali mercati. La crescita appare equilibrata a livello globale, con punte nel Far East (+31,8% di media, ma +65,9% in Cina e +47,4% in Giappone) e negli Usa (+12%), utili a trainare aree di consumo più mature come la vecchia Europa (+7%).
“I dati dei primi due mesi del 2006, afferma Favrin, ci confortano sulla strada intrapresa, con un fatturato in crescita dell'11% a 421 milioni di euro. Portafoglio ordini e sviluppo del network di negozi di proprietà ci fanno prevedere per quest'anno un trend in linea con i primi due mesi”. Lo scorso anno i ricavi totali sono cresciuti a 1,728 miliardi di euro (+11,4% sul dato pro forma del 2004), il margine operativo lordo è salito a 250,4 milioni (+13,8%), il risultato operativo (Ebit) è passato a 195,2 milioni (+14,8%) e l'utile netto è schizzato a quota 90,5 milioni (+56%).
Estratto da Affari&Finanza del 10/04/06 a cura di Pambianconews