Pontassieve e Scandicci si contendono la Braccialini. L'azienda di alta pelletteria (del gruppo Mariella Burani) ha annunciato il trasferimento nell´area di fronte allo stabilimento Gucci di Scandicci. Una scelta che ha sorpreso il sindaco di Pontassieve Marco Mairaghi ma, soprattutto, ha fatto preoccupare i 130 dipendenti dello stabilimento in funzione: da un giorno all´altro si sono sentiti catapultati dalla parte opposta della (futura) area metropolitana. E Mairaghi chiede alla Provincia di intervenire, costituendo una unità di crisi.
«Non è in discussione la libertà dell'azienda di scegliere un nuovo sito produttivo, ma siamo preoccupati perché, se tale scelta dipende dall'esigenza di ampliare il proprio stabilimento, in Valdisieve esistono numerose alternative alla attuale collocazione. Oltre che per la partenza di un marchio che da più di vent'anni lavora nel nostro territorio, c'è apprensione anche per il rischio occupazionale che tale allontanamento può generare. I 130 dipendenti impiegati nello stabilimento sono infatti tutti residenti in Valdisieve. Crediamo che l´azienda non preveda di operare una riorganizzazione in seguito allo spostamento, ma è evidente il disagio e le difficoltà che per molti dipendenti, molti dei quali donne, potrà generare lo spostamento lontano dalla loro residenza» dice il sindaco Mairaghi.
I Comuni, in una situazione di crisi economica, iniziano a contendersi le ditte? E´ questa la «competizione fra territori»? Mairaghi ed il sindaco di Scandicci negano: «Lungi da me fare operazioni per portare via aziende ad un Comune con il quale collaboriamo sul Polo dell´Acciaolo, sul centro di formazione di San Colombano» dice Gheri. «Al tavolo di discussione in Provincia, aggiunge Mairaghi, sarà opportuna anche la presenza del sindaco di Scandicci, che lui stesso mi ha confermato. Siamo certi potrà portare un contributo importante per arrivare ad una soluzione positiva per un´azienda così rilevante in Valdisieve».
Estratto da La Repubblica del 8/02/06 a cura di Pambianconews