Il problema è di tutto il tessile-abbigliamento e del made in Italy in generale, di cui è simbolo Giorgio Armani, lo stilista italiano più conosciuto all'estero. Il sistema Italia dovrà fare i conti con i problemi di competitività e concorrenza da parte di Paesi aggressivi, come la Cina, e al tempo stesso dovrà cogliere le opportunità che questi stessi Paesi presentano.
Dopo le difficoltà del 2005, ci vuole una prova d'orgoglio che sappia risollevare le sorti dell'export tricolore nel mondo. E proprio Armani, con altre firme della moda, segna la strada con il progetto Eurostreet, sostenuto dalla Fondazione Italia Cina: un complesso commerciale nella città di Hangzhou realizzato per diffondere marchi del lusso. Perché anche per il consumatore cinese il lusso è made in Italy per definizione.
Estratto da Economy del 23/12/05 a cura di Pambianconews