Roma sfida Milano e si candida a un ruolo di primo piano nel panorama fieristico italiano. La nuova Fiera di Roma, un'area di circa un milione di metri quadri nei pressi dell'aeroporto di Fiumicino, punterà subito a svolgere un ruolo di catalizzatore per tutto il bacino del Mediterraneo.
«Le dicotomie Roma-Milano o Roma-Bari non ci chiamano in causa perché sarà il sistema Paese ad arricchirsi di un nuovo elemento in grado di attrarre il turismo d'affari», ha sottolineato il presidente di Fiera di Roma spa, Andrea Mondello, presentando ieri il cantiere della nuova sede espositiva. La concorrenza con il capoluogo lombardo viene stemperata abilmente, ma c'è. «Stiamo ancora pensando a una collaborazione strutturale con Fiera Milano, ha aggiunto Mondello, ma a condizione di avere un rapporto paritetico. Chi vuole trattare con noi da una posizione di forza sbaglia completamente». Insomma, le possibilità di un avvicinamento tra enti fieristici, anche attraverso scambi azionari, non sono escluse, ma ogni operazione dovrà essere effettuata su base paritetica.
D'altronde, sono le stesse cifre a spiegare quale sia la direzione che Roma vuole intraprendere. La nuova Fiera con i suoi 22 padiglioni (i primi otto saranno consegnati nel prossimo aprile) ha comportato un investimento di 355 milioni di euro. Entro cinque anni si punta alla vendita di almeno 700mila metri quadri di spazio espositivo con un fatturato stimabile intorno ai 100 milioni di euro. A regime, il giro d'affari, comprensivo dell'indotto, dovrebbe aggirarsi tra i 700 e gli 800 milioni. Nessuna decisione è stata ancora presa in merito alla cessione del vecchio complesso fieristico. E l'ipotesi quotazione? «Improbabile», ha tagliato corto Mondello.
Estratto da Il Giornale del 2/12/05 a cura di Pambianconews