In seguito alle denuncie contro i metodi utilizzati negli allevamenti cinesi di animali da pelliccia, l'Italia ha chiesto a Bruxelles di vietare le importazioni dalla Cina. “L'Italia ritiene inaccettabile che siano realizzati e tollerati metodi così crudeli quali la vivisezione e lo scuoiamento degli animali ancora in vita”, scrive il vice ministro alle Attivita' produttive con delega al Commercio estero, Adolfo Urso, in una lettera inviata al commissario britannico Peter Mandelson. “Le chiedo di farsi parte attiva per contrastare una tale situazione con tutti gli strumenti a nostra disposizione, dice ancora Urso, affinche' si eviti di farsi conniventi di azioni che contrastano con la nostra coscienza”.
Ciò che chiede l'Italia è di “vietare l'importazione di pellicce ricavate con simili metodi”, dichiarando di avere l'intenzione di “appoggiare con forza le proposte che la commissione europea intenderà presentare” e annuncia che, “se i tempi di un'azione comunitaria dovessero protrarsi, si riserva di porre in essere misure immediate, sia pure in via temporanea, nell'attesa dell'adozione di un successivo atto dell'Unione europea”.
Estratto da Agi del 12/11/05 a cura di Pambianconews