Giuseppe Cipriani, amministratore dell'impero economico fondato dal padre Arrigo all'inizio degli anni Ottanta si appresta ristrutturare uno dei più grandi moli newyorkesi investendo ben 150 milioni di dollari.
In collaborazione con un socio, Steve Witkoff, Cipriani trasformerà il "Pier 57" in un centro di cultura, arte e cucina, con tre ristoranti, una piscina, il più grande centro congressi della città, una marina per yacht e velieri e spazi espositivi per i prodotti made in Italy.
Si chiamerà «Leonardo at Pier 57», in onore a Leonardo da Vinci, e sorgerà tra la Quindicesima e la Diciassettesima strada. La Triennale di Milano ha già manifestato il suo interesse, insieme con aziende come De Longhi e Beretta. L'inizio dei lavori, è previsto per la metà del 2006, dopo aver ottenuto tutti i permessi necessari. L'apertura è attesa nel 2008.
La sua società dichiara un fatturato annuo di 150 milioni di dollari. Il tutto è stato creato in meno di dieci anni. «A New York tutto è possibile, basta aver voglia di lavorare» sostiene Giuseppe. «Si dà fiducia anche ai giovani: le persone non vengono valutate in base all'età, ma per quello che fanno. E non c'è gelosia nei confronti di chi ha successo. In Italia se fai i soldi ti accusano subito di aver commesso chissà quante malefatte. Qui è diverso: dicono che hai fatto le cose per bene».
Estratto da Economy del 4/11/05 a cura di Pambianconews