Niente boom nei consumi di lusso in Cina. Almeno per i prossimi 2-3 anni. Lo sostiene un'analisi di Merrill Lynch. «Contrariamente alla percezione comune, scrive la banca d'affari, i ricchi cinesi non sembrano interessati a cospicui consumi di prodotti che vanno oltre i propri bisogni di base. In generale, sembrano troppo impegnati alllo sviluppo degli affari».
«Nel 2004, spiega Merrill, il pil pro capite cinese di 5.600 dollari è uguale a quello della Corea nel 1986; per la popolazione urbana il reddito sale ai livelli di quello coreano nel 1989; per il 10% più ricco dei cinesi, pari per numero alla popolazione della Corea del 2004 (48 milioni di persone), il reddito è in linea con quello coreano del 2002».
«Non è corretto, riprende Merrill, dire che la crescita dei prezzi delle case abbia creato ricchezza spendibile. Per pagare i mutui, infatti, molti cinesi hanno iniziato a tagliare le spese, contribuendo al fatto che la crescita del retail è inferiore a quella dei salari». Nel caso di rallentamento della crescita economica, «il lusso (dall'abbigliamento al cibo) sarà il segmento dove i cinesi taglieranno maggiormente i consumi».
Estratto da Finanza&Mercati del 28/10/05 a cura di Pambianconews