"Quando penso ad un nuovo modello di scarpe Lelli Kelly mi sdoppio: da un lato cerco di calarmi nel mondo delle bambine per creare un prodotto che esteticamente possa piacere a loro, dall'altro ragiono come una mamma e studio tutte le possibilità per mettere a punto una scarpa di qualità, salutare, che rispetti il piede delicato a cui è destinata. Sono inflessibile sulla qualità perché da mamma capisco che ai piedi delle bambine a questa età deve esserci il massimo». Afferma Mariella Attileni che insieme al marito Attilio guida il marchio leader nelle calzature per bambine.
Con vendite in ascesa (+67% registrato nell'ultimo anno), un giro d'affari che sfiora i 60 milioni di euro e una distribuzione capillare, l'Azienda ha fin dagli inizi delocalizzato la produzione nei Paesi dell'Est, mantenendo all'interno ttutta la parte stile e il controllo qualità.
«Per quanto riguarda i mercati siamo attivi oltre che in Italia anche in Spagna, Francia, Germania Portogallo, Regno Unito, Irlanda, Grecia. Dal 2004 siamo inoltre presenti negli Stati Uniti mentre inizieremo a distribuire in Scandinavia la collezione primavera/estate 2006 anticipa Attilieni. I nostri progetti di crescita guardano anche ad Oriente, Hong Kong e Singapore, dove siamo presenti direttamente, e Thailandia, dove proprio in questi giorni abbiamo siglato un accordo di licenza con un partner locale».
Estratto da Affari&Finanza del 24/10/05 a cura di Pambianconews