È già un successo Milano Unica che riunisce per la prima volta al Portello fino al 18 settembre quattro delle cinque rassegne tessili più importanti sul piano internazionale: Ideacomo, Ideabiella, Moda In e Shirt Avenue. Prato Expo, che ha scelto di andare da sola, apre oggi i battenti a Firenze. ´Siamo come al primo giorno di scuola', ha dichiarato Paolo Zegna, presidente del consorzio che organizza ´Milano Unica' e presidente di Ati-Smi, la società nata dall'unione di Associazione tessile italiana e Sistema moda Italia, e membro del cda del Centro di Firenze per la Moda che collabora con Pitti Immagine spa per le manifestazioni fiorentina di moda. ´I primi dati raccolti ci danno ragione della scelta: già 7.500 ingressi il primo giorno, e il 18% degli espositori in più rispetto a Moda In. Inoltre, gli espositori sono soddisfatti del grosso intervento che abbiamo realizzato e che fra sei mesi porterà la rassegna nei nuovi padiglioni di Fiera Milano a Pero Rho'.
Lo sforzo di riunire le quattro fiere del tessile sotto un unico ombrello non è stato un lavoro semplice ma secondo Zegna la strada del fare sistema è l'unica percorribile per valorizzare l'eccellenza del made in Italy che deve essere difeso anche a livello comunitario.
La Cina non è il mostro da demonizzare secondo Paolo Zegna che in prospettiva futura vede la Cina come un grande mercato per il made in Italy che dovrà comunque essere valorizzato e difeso con l'etichettatura. ´La Cina sarà un grande produttore', ha sostenuto Zegna, ´i cinesi hanno fame di fare passi avanti, e noi dobbiamo vedere il loro paese come uno degli soggetti principali di produzione del tessile insieme a India e Italia. Ma il Made in Italy dovrà essere superiore come qualità e questo ci costringerà a tenere sempre il turbo inserito, investendo in innovazione, promozione, servizio e immagine. Noi dovremo avere rispetto delle fabbriche cinesi ma loro dovranno attenersi alle regole internazionali e alla pratiche corrette'.
Estratto da ItaliaOggi del 15/09/05 a cura di Pambianconews