Per combattere il «dragone cinese» da una piccola fabbrica di maglieria di cashmere sperduta nelle colline scozzesi «ci vuole il coraggio di Braveheart (l'eroe nazionale portato sullo schermo da Mel Gibson, ndr)» . È questo che Ballantyne vuole fare: battere la concorrenza cinese.
Matteo di Montezemolo, figlio del presidente di Confindustria, guida il marchio «insieme ad Alfredo Canessa, fondatore di Malo. I primi cambiamenti sono già evidenti, il direttore creativo è un altro italiano, Massimo Alba. La prima cosa che ha fatto è stata ravvivare la gamma dei colori. I grigi hanno fatto posto a colori pastello e le classiche losanghe a disegni più allegri e spiritosi». Entro questo mese Ballantyne riaprirà un negozio monomarca al 153 di New Bond Street, «lo stesso indirizzo dove negli anni Sessanta andavano a comprare golfini Audrey Hepburn e Grace Kelly.
«I conti di Ballantyne, inedito matrimonio tra italiane e scozzesi, dovrebbero tornare in pareggio entro il 2006» nonostante la concorrenza cinese. Secondo Matteo di Montezemolo «con la tecnologia si può fare tutto. Ma non è cosi che vogliamo lavorare. Il valore aggiunto di Ballantyne sta nella fattura autenticamente artigianale» .
Estratto da Il Sole 24 Ore del 7/09/05 a cura di Pambianconews