Gli effetti di un possibile rallentamento dell'economia non spaventano De Beers. In controtendenza con tutte le maggiori istituzioni mondiali, il numero uno dei diamanti appare anzi più ottimista oggi di due mesi fa. All'inizio di febbraio, alla presentazione del bilancio 2004, il managing director Gary Rolfe aveva avvertito che quest'anno ci sarebbero state sfide impegnative e che sarebbe stato difficile ripetere il successo dei due anni passati.
«Ogni anno sono gli Stati Uniti a mangiarsi più del 50%o della torta ha sottolineato Rolfe. E questo Paese continua a trainare il mercato con forza, per cui ci aspettiamo una crescita sostenuta delle vendite». De Beers, che controlla circa la metà del mercato mondiale ed è in grado di influenzare fortemente i prezzi delle gemme, ha chiuso il 2004 con utili in rialzo dell'11 % (a 652 milioni di dollari) e circa 5,7 miliardi di dollari di fatturato, in aumento del 3%. Risultati ottenuti anche grazie a tre ritocchi dei listini, che hanno fatto salire i prezzi del 14 per cento.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 12/04/05 a cura di Pambianconews