In occasione della riapertura del negozio donna di via Montenapoleone secondo un nuovo concetto architettonico funzionale e contemporaneo, Salvatore Ferragamo porta a Milano Game
La mostra, curata da Mariuccia Casadio, Art Consultant di Vogue e da Stefania Ricci, direttore del Museo Salvatore Ferragamo, è stata inaugurata a New York nel settembre 2003. Oggi questa mostra è diventata itinerante. Dopo Tokyo a giugno 2004, è la volta di Milano.
In questi ultimi anni, Salvatore Ferragamo ha proposto attività artistiche e culturali nei propri negozi, dedicando spazio a mostre ed eventi, attenti ai fenomeni dell'arte e della cultura contemporanea.
Un'iniziativa che rafforza l'attenzione dell'azienda all'innovazione: il presentare l'arte in luoghi non tradizionalmente destinati a questa funzione, intende coinvolgere non solo il frequentatore abituale di mostre, ma anche il visitatore casuale, il cliente stesso.
Game raccoglie 18 opere , realizzate in esclusiva e incentrate su un medesimo soggetto: un identico modello di scarpa. A firmarle sono 19 artisti diversi, scelti nell'ambito dei nomi oggi più interessanti e conosciuti a livello internazionale e invitati appunto a interpretare un décolleté in pelle con tomaia impreziosita da un decoro geometrizzante ricamato in seta, estrapolato da una creazione di Ferragamo del 1930.Il modello è stato reso il tema conduttore per una serie di libere interpretazioni e rappresentazioni, che, fra body-art, pittura, fotografia, disegno, ricamo e video, oggetto ready-made e scultura, sintetizzano la qualità estetica e la varietà di argomenti e di tecniche che caratterizzano la più attuale scena artistica internazionale.
L'adesione al progetto è un segno eloquente della curiosità che gli artisti nutrono oggi per la moda. Il poterla conoscere a distanza ravvicinata, così come l'adottarne e manipolarne i prodotti, il trasporli nel contesto dell'opera, rappresenta una possibilità che pochi artisti vorrebbero lasciarsi sfuggire, a riprova del peso determinante che la moda ha avuto e continua ad avere nell'immaginario.
D'altro canto il mondo della moda subisce il fascino dell'arte, ne trae spunti e motivi di ispirazione. E' parte integrante della storia Salvatore Ferragamo, straordinario creatore di tecnice ed estetiche che hanno radicalmente innovato la concezione della calzatura, l'esigenza di entrare in sintonia e d'interpretare aspetti e tendenze dell'arte. Il ricamo che caratterizza la calzatura del 1930 , è un percorso a " labirinto" , un intreccio di segni geometrici che riflette le astrazioni-decostruzioni innescate dalle avanguardie artistiche e architettoniche del primo Novecento, un campo di indagini percepite successivamente e sviluppate da Op, Pop e Graffiti Art. E certamente quella sua originaria affinità e sintonia con l'arte è divenuta nel tempo un elemento caratterizzante, un trademark di unicità. Ha continuato ed ancora continua ad evolversi, costituendo per Ferragamo un campo d'indagine privilegiato ed un motivo d'identità.
L'evento è organizzato a supporto di Child Priority, Fondazione che concentra i suoi programmi e attività sui bambini e sui progetti di educazione giovanile. Ha scelto come obiettivo principale quello di aiutare chi ha meno opportunità, pur dimostrando talento e potenziale artistico, e di offrire un'occasione concreta di studio e di inserimento.
La Fondazione, sostenuta dal gruppo Condé Nast International, è sottoposta alla giurisdizione italiana ed è totalmente no profit . Ne sono soci fondatori
Jonathan Newhouse, Giampaolo Grandi, Franca Sozzani