Fotografia e lusso, un connubio perfetto. Ma il rapporto che lega il gruppo tedesco Leica a Hermès rischia di pesare sul partner francese. Leica, produttore di macchine fotografiche per connoisseur con ampie disponibilità economiche, ha appena chiuso l'ultimo esercizio con vendite per 119 milioni (-17% rispetto all'esercizio precedente) e perdite nette per 3,4 milioni. Un fatto che, prima o poi, potrebbe pesare sui conti della casa francese: Hermès possiede un terzo dell'azienda tedesca, una quota che potrebbe salire a circa il 40% dopo l'emissione a febbraio di un bond convertibile (da 15 milioni) con scadenza decennale, sottoscritto principalmente dalla maison parigina.
I legami tra le due società risalgono al 2000, quando il gruppo francese è entrato nel capitale di quello tedesco, pagando 17 milioni per il 31,5 per cento. Alla fine dell'anno scorso è arrivato il primo frutto della partnership: la Leica MP Edition Hermès. Prodotta in soli 500 esemplari, a un costo di 8.500 euro l'una. «Sono andate tutte a ruba», spiegano dalla sede del gruppo tedesco a Solms, vicino a Francoforte.
L'esercizio 2003/2004 è stato duro per Leica. Ma i segni sono positivi: nonostante un anno appesantito dalla congiuntura economica negativa, il dollaro debole e la polmonite atipica, la società ha chiuso con un utile operativo di 3 milioni (contro i 2,8 milioni dell'esercizio precedente) e prevede il pareggio nell'esercizio attuale con le vendite in crescita.
Estratto da Finanza&Mercati del 29/07/04 a cura di Pambianconews