Mario Moretti Polegato geniale fondatore dell'azienda che ha lanciato nel mondo le ‘’scarpe che respirano’’, la Geox, dove Geo sta «provocatoriamente» per terra e la x per tecnologia, snocciola di corsa le tappe salienti di una vita, soffermandosi compiaciuto sui riconoscimenti che si è portato a casa. Quelli, per intenderci, che hanno trasformato un'idea, rifiutata con mille scuse dai grandi del settore che aveva inutilmente corteggiato, come Fila, Diadora, Timberland, Adidas e via dicendo, in un giro d'affari che nel 2003 si dovrebbe attestare sui 240 milioni di euro, contro i 180 dell'esercizio precedente, a fronte di 6,5 milioni di scarpe prodotte (erano 4,5 lo scorso anno) e in parte esportate in 55 Paesi.
Il tutto supportato da un tasso medio di crescita che non ha riscontri nel nostro panorama economico nonché da un parco dipendenti di circa cinquemila unità, 2.700 dei quali gestiti in forma diretta e attivi nella sede storica di Montebelluna (480), nel Centro stile marchigiano di Montegranaro (30), nella fabbrica romena di Timisoara (1.750) e in quella slovacca sita nei pressi di Bratislava (oltre 400). Per non parlare dei partner locali (come la messicana Flexi, la maggior impresa calzaturiera del Paese) e dei 180 negozi monomarca, il 70% dei quali in franchising, che saliranno a 200 nel giro di un paio di mesi (140 in Italia, con un prestigioso showroom a tenere banco nella milanesissima via Monte Napoleone, e gli altri sparsi per il mondo, come a Parigi, Madrid, Londra, Monaco, Francoforte, Filadelfia e presto a New York).
Il capitale è familiare. A titolo di cronaca della partita fa parte anche il fratello Giancarlo («La nostra è una impresa a capitale familiare, che si sviluppa su tre divisioni: calzaturiera, vinicola e immobiliare»), il quale gestisce a Villa Sandi in quel di Crocetta del Montello, a venti chilometri da Treviso, l'azienda nelle cui cantine ‘’maturano’’ due milioni di bottiglie. Come lo spumante Opere, oscar 2002 del Gambero Rosso, il premiato prosecco di Valdobbiadene («Siamo leader in questa produzione») e il cabernet Franc Piave venduti sotto i marchi Villa Sandi e La Gioiosa.
Vedi tabella che segue
Estratto da Il Sole 24 Ore del 1/12/03 a cura di Pambianconews