La famiglia Coin ha ceduto a investitori istituzionali 10 milioni di azioni del gruppo Coin (7,5% del capitale) a 2,9 euro per azione, reperendo risorse che le consentono di dimezzare l'indebitamento contratto con le banche per sottoscrivere la quota di competenza del recente aumento di capitale. La parte restante del debito, ha spiegato una fonte finanziaria, sarà rimborsata grazie alla cessione di immobili e asset della famiglia, che esclude pertanto di vendere ulteriori quote del gruppo. ''Non c'è necessità di vendere ulteriori quote, i debiti contratti dalla famiglia Coin per l'aumento sono di 60 milioni di euro e 30 milioni saranno reperiti a breve attraverso la cessione di immobili e attività della famiglia #', dice la fonte.
L'offerta è stata eseguita da Unicredit Banca Mobiliare nel ruolo di sole bookrunner, attraverso un bookbuilding accelerato. #'Il collocamento è avvenuto questa mattina prima dell'apertura del mercato a investitori istituzionali italiani e
Anglosassoni'', ha detto a Reuters Roberto Rati, responsabile
equity capital markets di Ubm. #'Abbiamo avuto una domanda pari a
tre volte l'offerta, in due ore sono arrivate manifestazioni di
interesse per 30 milioni di titoli. Questo conferma la validità
del piano industriale e la credibilità del nuovo management''.
I 10 milioni di azioni risultano transitati oggi ai blocchi.
A seguito dell'offerta il flottante del gruppo Coin risulta
pari a circa il 37% del capitale. Le società venditrici e
Finanziaria Coin hanno sottoscritto un lock-up di 180 giorni
sulla quota residua pari a circa il 63%, si legge nella nota.
L'8 ottobre scorso si è chiuso l'aumento di capitale del
gruppo veneto da 79 milioni di euro, al prezzo di 1,2 euro per
azione.
Estratto da KwFinanza.it del 5/11/03 a cura di Pambianconews