La congiuntura negativa del 2002 ha avuto un effetto pesante sull'andamento delle imprese italiane. Per i grandi gruppi, la crisi si è tradotta in una contrazione dei profitti e in un aumento dell'indebitamento. Difficoltà che hanno pesato anche sull'industria della finanza, in particolare sulle banche, per le quali sono salite le perdite sui crediti. è quello che risulta dalla fotografia scattata da Mediobanca nella classifica annuale dei maggiori gruppi italiani, che Piazzetta Cuccia compila dal 1966.
L'ufficio studi ha esaminato i bilanci 2002 di 3.496 società, con oltre 50 milioni di ricavi, che rappresentano il 40% dell'industria, il 90% delle banche e il 97% delle assicurazioni. Emerge una sostanziale staticità del «sistema Italia», testimoniata anche dalla dinamica delle medie imprese. Nel 2002, le aziende con fatturato inferiore ai 265 milioni di euro che hanno registrato una crescita dei ricavi superiore al 20% sono state infatti 14, contro le 37 del 2001. Positivo l'andamento della moda, con la crescita di fatturato di Diesel, It Holding, Stefanel e Dolce & Gabbana.
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Estratto da Corriere della Sera del 24/10/03 a cura di Pambianconews