«Se si considera la concomitanza di elementi negativi capaci di influire pesantemente sui risultati di qualunque azienda, dice Sergio Loro Piana, che con il fratello Pier Luigi è alla guida del gruppo Loro Piana, i nostri risultati sono da considerare eccellenti». Le incertezze dell'economia americana, il mancato decollo di quella europea, le difficoltà di quella giapponese, la debolezza del dollaro, le tensioni in Medio Oriente, la guerra in Irak, gli attentati, infine la Sars. Un mix mai visto di fattori assai poco favorevoli. La flessione del dollaro Usa, in particolare, facilita gli acquisti di qualche materia prima, come il cashmere, ma erode vistosamente i margini di guadagno e fa temere un rallentamento della domanda.
Le scelte aziendali però hanno consentito di limitare i danni. Sergio Loro Piana sottolinea che l' impresa di Quarona ha sempre puntato su un segmento che non si può definire semplicemente del «lusso» , ma piuttosto della «qualità». Le cifre di bilancio dicono che la scelta è giusta e il pubblico dimostra fedeltà nei confronti del prodotto. Il fatturato 2002 è sceso solo di un punto percentuale, in euro, come a dire che a valuta costante avrebbe denunciato un incremento del 3,8%. E per l'anno in corso si può confidare nel sostanziale mantenimento dei volumi.
«Qualche difficoltà è stata incontrata nel tessile, aggiunge Sergio Loro Piana, ma noi speriamo che si tratti di una situazione congiunturale e non strutturale». Invece il settore dei prodotti finiti, che si avvia a rappresentare il 50% del fatturato consolidato, sta dando ancora grandi soddisfazioni. Nel 2002 è cresciuto del 12% e nei primi 4 mesi del 2003 ha mantenuto un trend in salita a due cifre percentuali. Un premio per gli investimenti già effettuati (50 milioni di euro in tre anni nel solo retail) e per le iniziative imminenti, a cominciare dall'apertura di un negozio in settembre a San Francisco e di altri 5 in altre parti del mondo.
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Estratto da Il Sole 24 Ore del 27/05/03 a cura di Pambianconews