Oggi sarà approvata dal cda la trimestrale di Finpart, per la prima volta sotto la presidenza di Ubaldo Livolsi, dopo le dimissioni di Gianluigi Facchini. Secondo le indiscrezioni che sono circolate in questi giorni, debiti a parte, il gruppo dovrebbe registrare una crescita dei ricavi di oltre il 10% rispetto allo stesso periodo dell'anno scorso. Ma l'appuntamento cruciale per il gruppo tessile è quello previsto per domani, quando l'assemblea approverà l'allargamento del comitato esecutivo da tre a cinque membri, l'aumento del numero di consiglieri e delineerà, probabilmente, le linee strategiche del piano di rilancio del gruppo.
In realtà, secondo quanto risulta a MF, la regia di Livolsi ha già riaperto il dossier Frette, affidando ad Abax bank il compito di provvedere alla vendita del marchio di biancheria di lusso per la casa. Lo stesso marchio che nel 2002 è stato al centro di una lunga trattativa con il fondo Opera, ma che è sfumata perché i 75 milioni di euro chiesti da
Facchini sono stati considerati una cifra troppo onerosa. Dopodiché lo stesso Facchini aveva ribadito più volte di non volersi più liberare di Frette, perché inserita in un nuovo piano industriale, ma di cui non si è saputo più nulla.
A quanto pare, ora, anche per Olcese, che tra gli azionisti ha la finanziaria libica già socia in Finpart, è in atto un piano industriale che prevede una ristrutturazione societaria e una riorganizzazione industriale.
A cura di Pambianconews