Per Giacomelli il gioco nel campionato della distribuzione di abbigliamento sportivo si fa duro. A rendere impervio il cammino sono soprattutto il peso della campagna acquisti, culminata con lo shopping della Longoni, e il calo dei consumi. E in Borsa scommettono su possibili novità societarie, dettate da una situazione che, secondo i pessimisti, si fa pesante. Nei primi sei mesi 2002 la posizione finanziaria era peggiorata, ma la società aveva confermato le attese per un risultato netto positivo (con il consolidamento di Longoni), in linea con il 2001 (2,16 milioni di euro).
Per trovare liquidità, Giacomelli ha ceduto le partecipazioni nelle consociate francese a tedesca per 3 milioni di euro, a fronte di un valore di libro di 6,4 milioni. Mentre Lazard Italia avrebbe il mandato di cercare nuovi soci o acquirenti dopo un'Opa con l'obiettivo di ritirare la società dalla Borsa. Ci sarebbe già l'interesse di gruppi stranieri come il britannico Jjb. Tra i candidati figura anche Cisalfa, diretto concorrente di Giacomelli. Cisalfa è controllata al 60% da Sergio Longoni, fondatore dell'omonima catena di negozi acquistata proprio da Giacomelli.
Estratto da Il Mondo del 28 marzo a cura di Pambianconews