Uno spunto interessante sul mercato russo viene offerto da un articolo apparso sull'International Herald Tribune, che si sofferma sul mercato del lusso nel paese dell'ex Unione Sovietica. Si tratta, dice il quotidiano, di un mercato in grande espansione, affollato com'è di consumatori ottimisti ed entusiasti che diventano, ogni giorno di più, smaniosi acquirenti dei beni di lusso. Una condizione di gran lunga migliore di quella dei mercati occidentali, che devono fare i conti con budget in calo e clienti pessimisti.
Particolarmente interessante è il caso della Mercury, il maggior gruppo retail del lusso nel paese. Secondo molti esperti del settore (tra cui Domenico de Sole del Gruppo Gucci), Leonid Friedland, Ceo e presidente della Mercury, e il suo socio Leonid Strunid sono tra i migliori con cui collaborare in Russia nel campo della moda. Dopo aver creato la Tretyakov Projedz, il celebre e prestigioso centro commerciale soprannominato #la via Montenapoleone di Mosca', Friedland ha il merito di aver scoperto molte altre aree che ha conquistato con i suoi marchi del lusso, dalle pellicce di Fendi alle scarpe Tod's. Tra i molti e ambiziosi progetti della Mercury c'è anche quello di portare un esclusivo shopping village con spa, ristoranti e un hotel, a Zhukovka, un area dove si trovano le dacie di villeggiatura dei nuovi super ricchi.
Stando a dati non ufficiali, il turnover annuale della Mercury si aggira intorno ai 300 milioni di dollari, un risultato che supera decisamente quello dei concorrenti. #'Non avevo mai visto da nessuna parte una tale quantità di beni di lusso presentati senza alterarne lo spirito'', commenta Umberto Angeloni, Ceo di Brioni, il brand d'abbigliamento maschile che realizza con la società di Friedman il 10% del proprio giro d'affari.
Estratto da Eyesway.com del 10/03/03 a cura di Pambianconews