Il mercato, dopo l'esborso debitorio per l'Opa Autostrade, pensa che la famiglia non abbia più fiducia nel 'core business' dell'abbigliamento casual e crede che primo o poi qualche asset potrebbe essere ceduto.
Gli occhi sono tutti puntati su Edizione Holding, la cassaforte di famiglia, il cui fatturato consolidato 2002, secondo le prime indicazioni, sarà in linea con l'anno precedente a quota 5,4 miliardi di euro escluso Autostrade. Anche la posizione debitoria rimarrà invariata nonostante l'Opa, dal momento che questa operazione verrà iscritta nei bilanci 2003. Edizioni Holding, inoltre, dovrebbe continuare a non consolidare il gruppo autostrade di cui verrà a detenere una quota diretta al massimo del 42% senza nessuna necessità, dunque, di fare cassa per ripianare i 4,3 miliardi di debiti per raggiungere la soglia del 66,7%, debiti che rimarranno in capo a Schema28.
Desta preoccupazioni il rallentamento di Benetton Group: la congiuntura negativa dovuta al calo dei consumi si sta facendo pesante e in Borsa il titolo è scambiato sotto il prezzo di collocamento del 1986 a 5,525 euro. Come se non bastasse il titolo, dall'Opa su Autostrade a novembre, ha ceduto il 34,5% a dimostrare come il mercato abbia interpretato l'operazione come una mancanza di fiducia della famiglia verso il tradizionale 'core business'.
Secondo operatori ed analisti il gruppo Benetton sembra aver esaurito la forza propulsiva di crescita e il fatturato 2002 è stato annunciato in calo del 5% (2,09 miliardi di euro nel 2001), con un 2003 previsto piatto in attesa della ripresa che dovrebbe arrivare nel 2004. A pesare negativamente l'attrezzo sportivo (Nordica, Prince, Rollerblade) in fase di cessione e che sul bilancio 2002 apporterà una svalutazione di 130 milioni di euro che contribuirà a limitare la perdita d'esercizio. Il cash flow si mantiene tuttavia su livelli positivi (attorno ai 260 milioni di euro) e con un debito che potrebbe essere leggermente cresciuto di 50 milioni di euro; il dividendo verrà deciso nel cda di marzo e potrebbe tenere conto dei flussi di cassa e delle riserve accantonate.
Estratto da Plus – Il Sole 24 Ore – del 22 febbraio a cura di Pambianconews