Un anno difficile, difficilissimo per il mondo della moda e del lusso, e che il gruppo milanese Prada, guidato dall'imprenditore aretino Patrizio Bertelli insieme alla moglie Miuccia Prada, archivia con un fatturato in calo del 3,6% a 1.560 milioni di euro, un margine industriale di 900 milioni (-6%) e un margine operativo lordo in diminuzione del 16% a 210 milioni. Ma, ricordano dal quartier generale della holding, sui ricavi hanno inciso consegne ai clienti anticipate nell'esercizio 2001 per 60 milioni e un effetto cambi negativo per 48 milioni. Stesse ragioni che hanno influenzato negativamente il Mol, per un totale di 48 milioni.
Bertelli, è soddisfatto?
Abbiamo lavorato duramente, concentrandoci su prodotto, qualità e innovazione, e le vendite del 2003 ci stanno dando ragione: se il mondo riuscirà a evitare eventi traumatici miglioreremo in modo interessante fatturato ed Ebitda.
A proposito di quotazione, è tutto davvero rinviato a non prima del 2005?
Sì, ora non se ne parla, anche perché la decisione fa pare degli accordi con le banche creditrici. Nel secondo semestre del 2004 inizieremo a valutare l'opportunità di aprire una finestra sul mercato.
Acquisizioni in vista? O magari cessione di marchi in portafoglio, come periodicamente si sente sul mercato?
Né l'una né l'altra: ci concentriamo sullo sviluppo.
Estratto da Il Sole 24 Ore del 14/02/03 a cura di Pambianconews