Frena la corsa dell'abbigliamento sportivo, secondo le rilevazioni effettuate dalla società Pambianco Strategie di Impresa, presentate ieri a Milano nell'ambito dell'Osservatorio Goretex sullo sportswear.
Nel 2001 il giro d'affari del settore è stato stimato in 6,5 miliardi di euro, in crescita dell'8% rispetto al livello di fatturato raggiunto nel 2000. Per quest'anno, secondo le prime stime, si profila una ulteriore crescita del mercato, ma con un tasso probabilmente dimezzato, intorno al 4-5 per cento.
A soffrire di più in questo momento, sottolinea l'indagine presentata da David Pambianco vicepresidente dell'omonima società di consulenza e da Rossella Beato, responsabile della divisione Pambianco Consumer Research, sono sicuramente i marchi di fascia alta dello sportswear. Il segmento di lusso di un comparto assai composito vede una
flessione media delle performance di mercato intorno al 4-5% in questo momento. Considerando le aziende di medie dimensioni, accanto alle griffe più affermate (da Gucci a Prada, da Marzotto a Versace) la flessione si accentua per arrivare a sfiorare l'8 per cento.
Le stime Pambianco sottolineano che marciano a pieni giri i risultati nelle fasce medio-alta e media del mercato dello sportswear con tassi a due cifre per una raffica di marchi: Puma (+38%), Lotto (+16-17%), Adidas e Nike (+7%).
Estratto da Il Sole 24 Ore del 12-12-02 a cura di Pambianconews