Come stanno reagendo alla crisi le aziende della moda e quali sono le strategie a lungo termine per la sopravvivenza? Una tavola rotonda con i principali top players del settore organizzata dal consulente del lusso Carlo Pambianco questo mese ha offerto alcuni spunti.
Secondo Diego Della Valle, patron della Tod's, c'è una dose di eccessivo nervosismo dovuta alla prova che aziende di lunga tradizione si trovano a dover superare in breve tempo. Inoltre, prosegue Della Valle, dopo un periodo di fusioni e acquisizioni, e quindi concentrazioni esagerate, la crisi ha spostato le priorità: 'fortunatamente il focus è tornato sul prodotto e sul consumatore'. Infine Della Valleha aggiunto che la Tod's non rallenterà il suo sviluppo strategico nel 2003 e ha ribadito che non intende espendere la sua offerta di prodotto mentre punterà sullo sviluppo retail visto come 'una grande opportunità'.
Molti imprenditori del panel concordano che la ripresa non verrà prima della fine del 2003-inizio 2004.
Michele Norsa, capo di Valentino, ha detto che uno dei peggiori errori che un'azienda può compiere è tagliare i costi di marketing e comunicazione. 'I grandi marchi vivono di comunicazione, è loro intrinseca' ha dichiarato Norsa aggiungendo che la Valentino, per quanto ancora in rosso, alzerà il budget pubblicitario per l'anno 2002. Ma ha anche spinto i media a fornire un volano più positivo sullo stato economico della fashion industry perchè il settore è forte e le aziende saranno capaci di affrontare questa crisi.
E mentre tutti hanno puntato il dito sulla Cina come futuro Cavaliere Bianco della moda, Norsa ha ricordato come sia un mercato fortemente orientato all'uomo e che ci vorrà tempo per raggiungere le consumatrici donne.
Estratto da WWd del 27-11-02 a cura di Pambianconews