E, come ha spiegato Gregorio De Felice (responsabile studi e analisi finanziarie di IntesaBci) durante il convegno organizzato da Pambianco Strategie di Impresa in collaborazione con Banca IntesaBci sui nuovi scenari della moda, #'anche se l'andamento degli ordini lascia ipotizzare una ripresa nell'ultimo scorcio del 2002, questa non sarà tuttavia sufficiente per consentire al sistema moda di chiudere l'anno in positivo''. Non cambia la musica per il 2003. Conclusione: #'Benché la fase più acuta della crisi sia ormai alle spalle, solo dal 2004 il sistema moda potrà recuperare una crescita prossima al 2 per cento''.
Un Natale molto sotto tono, quello che si prospetta quest'anno per il mondo della moda. I dati dello studio condotto da Pambianco parlano chiaro: #'Rispetto al primo semestre del 2001, a giugno di quest'anno l'export italiano è diminuito del 5,1 per cento nell'abbigliamento, del 9,5 nelle calzature, del 5,6 nella pelletteria e del 4,8 nel reparto gioielli. A conti fatti, un calo totale del 6,2 per cento''.
Ma a sentire gli interventi dei relatori e lo studio di Pambianco, in questo scenario c'è un'isola che meno risente delle crisi economiche: il lusso. Perché la gente compra meno, ma è disposta a spendere di più per un prodotto di qualità alta. Che si differenzia dagli altri. Una tesi condivisa da quelli del mestiere.
Il Natale 2002, dunque, porterà sotto l'albero un aumento del giro d'affari sia per i modaioli del lusso sia per quelli che si rivolgono a una clientela che, senza rinunciare al prodotto originale e diverso, non è disposta a spendere cifre proibitive.
Estratto da Affari & Finanza del 25-11-02 a cura di Pambianconews