Ara Lumiere investe sulla solidarietà femminile

Ara Lumiere fonde la creatività all’altruismo. Il marchio indiamo crea accessori per la testa realizzati a mano da donne sopravvissute all’attacco di acido. A fondare il marchio l’imprenditrice e filantropa Kulsum Shadab Wahab. “Ogni copricapo è  espressione personale delle idee e delle convinzioni di queste donne”, dichiara la designer che intende dare ad ogni pezzo una storia unica. Attualmente il brand impiega 11 sopravvissute che lavorano sulle cuciture e 7 sugli abbellimenti, utilizzando materiali di alta qualità provenienti da tutto il mondo. L’ultima collezione di Ara Lumiere si intitola ‘Renaissance de la fleur’ ed utilizza che utilizza una flora caduta che viene raccolta a mano, pressata e utilizzata come abbellimento per spille e spille.

Ogni anni in India vengono segnalati dai 250 ai 300 casi di donne sfregiate con sostanze acide. L’impatto di questo crimine va oltre la deturpazione, con effetti psicologici e sociali, fino a costringere le vittime a rimanere con gli abusanti, spesso familiari o conoscenti, perché non vengono accettate nella società. Negli ultimi anni il governo indiano ha adottato misure per affrontare la questione attraverso l’approvazione di una legislazione, in particolare per quanto riguarda il controllo e la vendita di acido e l’indennizzo dei sopravvissuti. Tuttavia Wahab lamenta che questo provvedimento è incoerente: “I sopravvissuti hanno problemi ad accedere a risarcimento, assistenza medica e giustizia”.

Ara Lumiere