Hugo Boss frena più del previsto nel primo trimestre del 2013. Il gigante tedesco di abbigliamento ha chiuso i tre mesi con un calo delle vendite del 2% a 593 milioni di euro, e un ebitda in caduta dell’11% a 133 milioni. Le attese indicavano ricavi stabili e una riduzione dei margini tra il 7 e il 13% (secondo il consensus raccolto da Reuters). A pesare sui risultati è l’introduzione del ciclo di distribuzione sulle quattro stagioni, che ha portato a una frenata del wholesale del 14 per cento. Secondo gli analisti, “i risultati non dovrebbero cambiare in modo eccessivo il consensus sull’anno, anche se dovrebbe alzarsi il rischio percepito sul titolo”.
Hugo Boss ha mantenuto un tasso di crescita significativo, +15%, in termini di vendite retail nei negozi diretti (inclusi outlet e online). Considerando il dato a parità di punti vendita, l’incremento è però fermo al 2 per cento.
L’europa, dove il wholesale resta il princpale canale distributivo, ha registrato un calo del 5%, l’America invece ha accelerato del 6%, mentre l’Asia, per una lenta crescita cinese, ha terminato con un leggero incremento (+1%).
“Le condizioni di mercato – ha commentato Claus-Dietrich Lahrs, CEO di Hugo Boss – sono state molto difficili nei primi mesi di quest’anno. Ma con una migliore performance del wholesale nel corso dell’esercizio, ritorneremo alla crescita già nel secondo quarter. Perciò, ri-confermiamo i nostri target sul 2013”. Ovvero, una crescita high single-digit (tecnicamente, tra oltre il 5 e sotto il 10%)