“Le nuove generazioni bramano una creatività inedita, non preconfezionata ma frutto del custom made, attraverso la personalizzazione e la riparazione nel rispetto della memoria, dei ricordi”. Con queste parole Silvio Campara ha sintetizzato il cuore di Haus, hub creativo di Golden Goose che ingloba diverse discipline e background, inaugurato venerdì scorso a Marghera, il porto industriale di Venezia, luogo di nascita del brand. Un progetto importate che si estende su circa 5mila metri quadrati e la cui realizzazione è durata sei anni. Durante l’evento Haus of Dreamers l’AD del marchio veneto ha ricordato i capisaldi dell’azienda: product, purpose, price e people, sottolineando più volte il ruolo prioritario che i clienti incarnano nella filosofia di Golden Goose.
“È difficile crescere, restare rilevanti, essere presenti globalmente per così tante community. Non esiste un best designer che può guidare un’azienda per sempre quindi abbiamo lasciato che siano le persone a essere designer, così che il nostro progetto duri per sempre”, ha spiegato a Pambianconews il manager mostrando gli ampi spazi di Haus. La struttura comprende ambienti dediti all’artigianato, alla cultura e all’arte.
L’Academy ospiterà la formazione degli artigiani “dream makers” con vari corsi, giovani pronti a entrare nel mondo di Golden Goose, produttrice di oltre 1,5 milioni di sneakers all’anno. Si calcola che circa 200 paia al giorno usciranno da Haus. La Manovia comprende gli ambienti dedicati alla produzione, alla personalizzazione e alla riparazione delle sneakers; una catena produttiva che tiene conto delle richieste specifiche dei clienti e che sperimenta modelli inediti. “Essere un artigiano non significa solo realizzare delle sneakers, le persone sono ogni giorno artigiani della propria vita, le mani rappresentano l’abilità di definire se stessi attraverso i propri pensieri, emozioni e istinti. Un artigiano non realizza solo qualcosa in termini produttivi ma interpreta i desideri dei clienti”, ha dichiarata Campara facendo riferimento alla possibilità di customizzare e riparare le calzature.
Archive e Library condensano la storia di Golden Goose, centinaia di sneakers, compresi i primi due modelli e le numerose collaborazioni, tra cui quella con Virgil Abloh, le limited edition e un vasto campionario di indumenti e accessori. L’Auditorium è destinato ad incontri e talk, durante la serata inaugurale ha ospitato la performance della cantante Mia Lailani. L’Hangar comprende un’area espositiva e include anche la casa storica Golden Goose, ovvero la struttura originale della prima sede del brand situata proprio allo stesso indirizzo. Al suo interno ci sono gli ambienti arredati e personalizzati dai fondatori Francesca Rinaldo e Alessandro Gallo, i rispettivi uffici, le raccolte di vinili, la cucina e la sala riunioni.
Per celebrare l’apertura di Haus durante i giorni di inaugurazione della Biennale Arte 2024, Golden Goose ha collaborato con l’artista visivo argentino Andrés Reisinger che ha circondato con il suo caratteristico drappeggio rosa la casa nell’Hangar. Venerdì è andata in scena una performance dello scultore italiano Fabio Viale che ha trasformato colonne di marmo in tipiche briccole veneziane, sculture che sono state arse di fronte al pubblico nella piazza di Haus. Infine la pittrice franco-italiana Maïa Régis ha realizzato opere che richiamano l’emozione della cultura popolare attraverso una live performance di stampa serigrafica nella Playhouse.
Durante il weekend, il 20 e 21 aprile, il pubblico ha potuto visitare Haus prendendo parte a performance, workshop e talk sull’arte, la cultura e le sneakers, con l’obiettivo di restituire alla comunità locale, promuovendo allo stesso tempo il dialogo interculturale, la creatività e la libertà di espressione.
Haus è un progetto inedito per Golden Goose che si somma all’headquarter milanese e alle sedi in Cina, Corea e Stati Uniti. Campara sta già pensando all’ampliamento della sede di Marghera che, includendo Haus, aprirà una superficie di 9mila metri quadrati.
Golden Goose ha chiuso con 587 milioni di euro di ricavi il 2023, un aumento del 18% per il marchio candidato all’Ipo in Piazza Affari. Sul fronte della redditività, l’ebitda è salito del 19% a 200 milioni di euro, mentre l’ebit è cresciuto del 22% a 149 milioni. L’indebitamento netto, incluse le passività per leasing, spiega la nota, è ammontato a 479 milioni di euro. Lo scorso anno Golden Goose ha acquisito il restante 70% del capitale del fornitore campano Sirio, in seguito all’acquisizione di una quota di minoranza del 30% nel 2022. Insieme al takeover della pugliese Italian Fashion Team l’azienda internalizzacirca il 50% della produzione annua.