Si piega ma non si spezza! [N°9/X]

I segnali sono contrastanti. Ma, nell’alternarsi di indicazioni in chiaro scuro sullo stato di salute della moda made in Italy, inizia a emergere qualche tendenza positiva più stabile, legata a un ritorno di fiducia sulle peculiarità del sistema industriale nazionale. La prima indicazione positiva la si coglie dall’analisi congiunturale presentata da Smi in occasione di questo Pitti Immagine Uomo, dove si segnala che “nel primo trimestre le aziende del Tessile-Moda a campione presentano...

Il made in Prada sdogana il made in Italy [N°8/X]

Erano i primi anni del millennio quando Patrizio Bertelli, il numero uno di Prada, di fatto sdoganava la delocalizzazione in Cina, fino ad allora considerata un tabù, perché, spiegava l’imprenditore toscano, ciò che contava era il ‘made in Prada’. È passato un decennio e il mondo sembra essersi nuovamente capovolto. Secondo il gruppo di ricerca UniClub delle università di Catania, L’Aquila, Udine, Bologna, Modena e Reggio Emilia, dal 2009 si è avviato, lento...

Un magazine modello “3 F” per la Milano di domani [N°7/X]

“Impossibile tagliarci fuori”. Con questa esortazione, nelle scorse settimane, l’amministratore delegato della Camera della Moda Jane Reeve si è rivolta alla città di Milano, in prospettiva di un concreto e integrato coinvolgimento della moda nella valorizzazione dell’Expo 2015. La città di Milano ha carte che poche altre città possono giocarsi, ma queste carte non sono mai state davvero giocate dai protagonisti in modo sistematico e, soprattutto, consapevole. Non sono state giocate in proiezione,...

Alla Milano dei piccoli serve un’identità da grande [N°6/X]

L’ultima settimana delle sfilate milanesi ha confermato l’aria di entusiasmo che si era respirata nella seconda metà dello scorso anno, in seguito al rinnovo e al potenziamento della Camera Nazionale della Moda, oltre che a un ritrovato fronte comune tra gli stilisti italiani, e tra questi e le istituzioni. Si attendeva con grande curiosità l’esordio del nuovo amministratore delegato di CNMI Jane Reeve, che, con decisione e convinzione, è stata più che presente...

L’e-commerce della moda è uscito da Matrix [N°5/X]

Ci sono 27 pagine di pubblicità prima di arrivare al sommario. In copertina, la celebrazione di una serie di donne che rappresentano il sogno moderno della femminilità, probabilmente un elenco mai tentato per notorietà e irraggiungibilità (e costi). È arrivato in edicola la prima settimana di febbraio, e nel nome porta un intero progetto. Anzi, porta un cambio di paradigma. Si chiama Porter ed è il bimestrale di Net-a-porter, ovvero un sito di...

I fondi e le idee per Milano navigano nel sottomarino [N°4/X]

Otto milioni di euro. Questa è la cifra sulla quale si arrabatta la moda italiana in queste settimane. Ovvero, i due milioni promessi a Pitti dal viceministro dell’Economia Carlo Calenda e i sei milioni promessi a Milano sempre dallo stesso Calenda. Su questi milioni, si è scatenata la bagarre. “Non si è parlato di cifre”, ha scritto in una nota ufficiale il governo, dopo che la notizia ha iniziato a circolare. La moda,...

La crescita made in Italy che passa tra euforia e disagio [N°1/X]

Quando lunedì 16 dicembre, dalla Borsa italiana, sono arrivati i segnali dell’exploit di Moncler al primo giorno di quotazione, il sistema della moda nazionale, e con esso i vertici di Palazzo Mezzanotte, hanno brindato alla conferma che il lusso made in Italy gode ancora di una spettacolare forza di attrazione nel mondo. Per contro, nelle stesse ore, a Biella, probabilmente qualcuno avrà provato disagio nel vedere l’effetto moltiplicatore della ricchezza dimostrato da Piazza...

Stilista e manager, un uomo solo al comando [N°14/IX]

Potrebbe essersi aperta una nuova età per gli stilisti. L’episodio che segna una discontinuità è la nomina di Christopher Bailey anche a CEO di Burberry, di cui è direttore creativo da sei anni. Bailey è a tutti gli effetti uno stilista, con trascorsi importanti in Donna Karan e Gucci. Eppure, in Burberry, andrà adesso a occupare la poltrona di primo manager del gruppo, che è stata di Angela Ahrendts, spostatasi in Apple. La...

Il diavolo veste Milano [N°13/IX]

Se un commento si può fare, senza timori di smentita, sull'ultima settimana delle sfilate milanesi, è che la manifestazione ha segnato un punto di discontinuità con il passato recente. Evitando di entrare nel merito della qualità stilistica delle sfilate, la fashion week ha registrato un mood di ottimismo che non si percepiva da anni, e un senso di condivisione e partecipazione - dalla Camera Moda alle singole aziende, fino al sorprendente grande impegno...

Moda e social media, la svolta e l’intreccio [N°12/IX]

Saranno queste le sfilate del web? Da anni, all’avvicinarsi degli appuntamenti con le passerelle, circola puntuale l’aspettativa di assistere alla svolta internet delle fashion week. In effetti, forse è difficile individuare un momento di discontinuità, un punto che segnali nettamente un ‘prima’ e un ‘dopo. Quest’anno, tuttavia, la stagione degli show sembra aver segnato un passaggio chiave nel percorso internettiano della moda, quanto meno nella specifica accezione dinamica del ‘2.0’. Questo concetto sottintende...

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