Capobianco da 20 anni sceglie la naturalezza e la sostenibilità come capisaldi della propria filosofia.
Dal 2004, il brand con sede in provincia di Bergamo, è leader nel menswear per la sua proposta di collezioni ricercate e i cui materiali e colori sono ispirati alla componente naturalistica, in perfetto allineamento con il ‘Natural Lifestyle’ di cui il marchio italiano si fa pioniere.
L’uomo di Capobianco è un uomo informale, ma che non perde mai la sua eleganza. E questo aspetto è coadiuvato dal costante sviluppo di materiali e forme che il marchio si impegna a innovare, e rinnovare, con serietà e costanza, non perdendo mai di vista la dedizione nella tutela dell’ambiente e nell’etica di una produzione sostenibile.
Le materie prime pregiate e di origini italiane fanno da cornice a un uso originale del colore e che per questa primavera estate 2025 permette accostamenti impeccabili, conferendo un gusto pulito ed essenziale.
Le proposte della prossima stagione poggiano le basi sui capi must have del brand dallo stile minimal chic. Ogni capo del brand è espressione del vero made in Italy per eccellenza, a partire dal taglio fino alla finalizzazione di ogni singolo dettaglio.
Tra i capi di punta della prossima stagione si annoverano il blouson, capo iconico di Capobianco e proposto in diverse lavorazioni, il blazer completamente sfoderato e destrutturato, il bomber reinterpretato in chiave elegante come alternativa alla giacca, il pantalone sempre comfort e la tuta elegante, emblema del comfort-chic.
Il must-have della collezione Capobianco per la primavera estate 2025 è il gilet realizzato in varie versioni, da quella in pregiata lana superfine 120’s fino a quella più tecnica in poliestere elasticizzato water-resistant.
“Se comfort ed eleganza sono il mantra delle nostre collezioni, la sostenibilità è ciò che ispira ogni dettaglio della nostra vita aziendale” afferma in una nota del brand Fabrizio Ottaviano, CEO e owner di Capobianco. “Il primo concetto, nella sua accezione più ampia, per noi non si limita agli aspetti sociali ed ambientali, ma anche alle strategie di crescita che hanno portato Filologiko da startup a realtà artigianale da € 5,5 milioni di fatturato annuo in meno di 10 anni. La casa del quiet luxury, come mi piace definirla, ha accolto prima il marchio Capobianco e, successivamente, il suo perfetto complemento con camiceria e home wear del brand Ricetti, e la ricerca continua. Un’attenta organizzazione distributiva, sinergica ai due brand, ci vede oggi presenti in Nord America, Italia, Nord Europa e CSI con oltre 130 clienti, avendo privilegiato, in questa prima fase aziendale la divisione ingrosso ed escludendo, per ora, negozi diretti”.