Prada apre le porte a stampa e istituzioni del polo dedicato alla maglieria a Torgiano, in provincia di Perugia. Nello stabilimento, nello specifico, troveranno posto la progettazione e la produzione di capi e semilavorati di maglieria del Gruppo Prada, in seguito a un importante intervento di ampliamento e riqualificazione portato a termine nel corso del 2023.
Il Gruppo si è insediato a Torgiano nei primi anni 2022, estendendosi gradualmente: è stata raddoppiata la superficie dell’edificio per la prima volta nel 2017 e un secondo ampliamento si è concluso alla fine dello scorso anno, portando il totale dell’area occupata dal sito industriale agli attuali 9mila metri quadrati.
Grazie a questo intervento è stato possibile internalizzare tutte le principali fasi di progettazione e produzione dei capi di maglieria e di accogliere anche i corsi di formazione della Prada Group Academy all’interno della struttura, che oggi conta 214 dipendenti. All’esterno, un parco di nuova realizzazione di oltre 15mila metri quadrati di aree verdi circonda l’edificio, integrandolo con il territorio.
L’operazione si inserisce in un più ampio piano di investimenti avviato nel 2015 dal player del lusso e volto a riqualificare e riorganizzare la propria struttura manifatturiera, con l’obiettivo di “preservare l’eccellenza e il know-how artigianale, supportare lo sviluppo tecnologico dei processi e porre al centro la qualità degli ambienti di lavoro”, si legge nella nota.
“Gli investimenti del Gruppo sullo sviluppo industriale per il 2024 – ha dichiarato l’AD Andrea Guerra – sono pari a circa 60 milioni di euro, escluse le acquisizioni, che sono un elemento importante”. Ha aggiunto l’executive: “Il Gruppo Prada è al centro di un network di relazioni nel quale le acquisizioni significano ampliamento della capacità produttiva e know-how che cresce. L’Italia è il nostro centro di riferimento, e pensiamo che riuscire a dare stabilità generazionale a tante di queste piccole e medie aziende sia parte del nostro ruolo imprenditoriale e anche una nostra responsabilità”.
La cifra replica quella stanziata nel 2023, pari ad altrettanti 60 milioni di euro, per il potenziamento industriale del gruppo, tra integrazione verticale, progressiva internalizzazione di alcune fasi del processo produttivo e acquisizione di competenze strategiche. Guardando indietro, tra il 2019 e il 2022 erano stati investiti 210 milioni di euro su questo fronte.
E che l’Italia sia il cuore pulsante della struttura Prada lo dimostrano i 23 siti industriali distribuiti lungo lo Stivale, sui 26 complessivi. “Se consideriamo il settore della moda e lusso – ha proseguito Guerra – la maggior parte della produzione mondiale si concentra in Italia. La nostra è una struttura produttiva unica al mondo e occorre dare maggiore valore alla produzione. Il Made in Italy c’è ed è forte”. Aggiungendo come il gruppo articoli il proprio network tra Milano e il centro Italia, in un equilibrio di cui la sede di Torgiano rappresenterebbe una sintesi fatta di “competenze, mani, cuore e intelligenza condivisa”.