Gli atleti non saranno gli unici a correre quest’estate a Parigi. La settimana della moda francese si presenta come un’intensa staffetta per gli addetti ai lavori, impegnati dal prossimo 18 giugno, fino al 27, per seguire le sfilate del menswear, alle quali si attaccheranno senza consueto ‘break’ le passerelle dell’alta moda. Una lunga serie di eventi dunque (più di cento tra sfilate e presentazioni, ndr), che animerà la capitale per ben dieci giorni consecutivi (nei calendari ancora provvisori l’uomo termina il 23 giugno e l’haute couture inizia il giorno successivo, in anticipo di una settimana, ndr) così da lasciare ampio spazio ai maxi preparativi per le Olimpiadi, la cui cerimonia di apertura è in programma per il 26 luglio. Un evento per cui Parigi è in fervore da mesi e a cui prenderà parte anche il gruppo numero uno del lusso mondiale, Lvmh, nel ruolo di premium partner.
Tornando alla ‘maratona’ di sfilate, sicuramente l’appuntamento più atteso della stagione sarà il défilé che segna l’addio alla moda di Dries Van Noten, in uscita, come annunciato lo scorso marzo, dal proprio brand. “Da giovane il mio sogno era avere una voce nella moda – rendeva noto lo stilista belga in un comunicato -. Attraverso un viaggio che mi ha portato a Londra, Parigi e anche oltre, e con l’aiuto di innumerevoli persone che mi hanno supportato, quel sogno è diventato realtà. Ora voglio spostare la mia attenzione su tutte le cose per cui non ho mai avuto tempo”.
A rendere altrettanto ‘amara’ la settimana sarà poi l’assenza di Valentino, che dopo la nomina di Alessandro Michele a direttore creativo ha scelto di saltare gli appuntamenti per il menswear e per l’alta moda in modo da ripartire con la nuova direzione con la sfilata di settembre. Tra gli altri assenti in calendario figurano anche Givenchy, ancora sprovvisto di un direttore creativo dopo l’uscita di Matthew Williams, e GmbH, del duo stilistico formato da Serhat Işık e Benjamin A. Huseby. Tra i big del lusso, a dare il calcio d’inizio saranno le proposte di Pharrell Williams per Louis Vuitton (ad un anno esatto dal suo debutto, ndr), mentre nei giorni successivi si alterneranno i consueti pilastri della manifestazione francese, da Dior Homme a Loewe, da Issey Miyake a Rick Owens e Balmain, presente per la seconda volta dopo l’assenza dalle passerelle maschili. Tornano inoltre in calendario, con la formula della presentazione, anche Arturo Obegero, Courrèges, C.r.e.o.l.e, Études studio e Y-3.
A caratterizzare i giorni dedicati alla couture saranno invece ancora una volta gli abiti di Thom Browne, alle prese come guest con la sua seconda collezione di alta moda, e la reinterpretazione che farà Nicolas Di Felice, anima creativa di Courrèges, dell’immaginario e dell’heritage di Jean Paul Gaultier.