I profit warning degli ultimi mesi pesano sui vertici di Dr. Martens. Kenny Wilson, CEO del brand noto soprattutto per i suoi anfibi ha infatti annunciato le sue dimissioni: a prendere il suo posto sarà Ije Nwokorie, attuale chief brand officer (CBO) dell’azienda. Wilson e Nwokorie lavoreranno insieme per garantire un passaggio di consegne senza intoppi, con il secondo che diventerà CEO entro la fine dell’anno finanziario in corso.
A pesare sulla performance del marchio è oggi, soprattutto, l’andamento negli Stati Uniti: “Le prospettive per l’anno fiscale 2025 – ha commentato Wilson – sono impegnative e l’intera azienda è concentrata sul piano d’azione per rilanciare la domanda di anfibi, in particolare negli Stati Uniti. Guardando al wholesale negli Usa, vedremo un miglioramento delle vendite quando i clienti ritroveranno fiducia nel mercato, ma non diamo per scontato che ciò accada nell’anno fiscale 2025″. In America sono inoltre previste nuove strutture di stoccaggio delle scorte, con un conseguente impatto sui costi aziendali.
“Continuiamo a credere nella nostra strategia Dtc-first e nel considerevole margine di crescita – ha concluso Wilson -. Il nostro brand rimane forte e disponiamo di una pipeline di prodotti convincente. Tutto ciò ci dà fiducia mentre guardiamo oltre questo anno di transizione”.
Nell’ultimo bilancio annuale, pubblicato lo scorso giugno, i ricavi di Dr. Martens avevano raggiunto per la prima volta la vetta del miliardo di sterline (poco meno di 1,2 miliardi di euro) di fatturato, in crescita del 4% a cambi costanti, ma l’utile netto aveva accusato un -29%, a 128,9 milioni di sterline. Nel Q3 terminato a fine dicembre le vendite, pari a 267,1 milioni di sterline, hanno segnato, sempre a cambi costanti, un -18 per cento.