La Fortezza da Basso torna ad animarsi. Dopo l’appuntamento con il menswear, Firenze è pronta ad ospitare la 98esima edizione di Pitti Bimbo. Da oggi e fino a venerdì 19 gennaio verranno svelate le collezioni kidswear dedicate all’autunno/inverno 2024-2025 e una selezione di proposte lifestyle rivolte al mondo del bambino. Dal classico allo sportswear, dai brand di ricerca al contemporary, dallo street style al luxury, l’appuntamento ingloba stili e trend diversi a cui si aggiungono accessori, giochi, skincare, occhiali e bijoux. La strategia è in linea con quanto proposto da negozi, department store e e-boutique, sempre più lifestyle.
“Pitti Bimbo è una manifestazione in continua trasformazione – dichiara in una nota Agostino Poletto, direttore generale di Pitti Immagine -. Chi opera nel settore del kidswear e del family lifestyle non può non passare da Firenze perché è qui che trova una bussola affidabile per orientarsi in scenari sempre più articolati. Il mercato del kidswear, nel giro di pochi anni, è stato rivoluzionato da nuovi stili di vita, una diversa propensione ai consumi e da rapidi cambiamenti sociali. Tutti indicatori a cui noi di Pitti guardiamo attentamente per proporre una fiera che non sia solo commerciale, ma anche luogo in cui nascono le idee e le strategie per il business di domani”.
La fiera comprende 215 i brand dei quali il 60% circa proveniente dall’estero. Tutti i marchi in Fortezza sono come di consueto anche presenti nella piattaforma digitale Pitti Connect. All’interno della location cinque aree raccontano le nuove proposte a cui si aggiunge PittiPets, la sezione dedicata al mondo degli amici a quattro zampe.
La sezione ‘100% Bambino’ ospita gli stili e le tendenze che arrivano dalla moda adulta, matchy matchy, proposte da griffe e brand iconici. ‘Smart Kids’ ingloba il mondo urban in tutte le sue declinazioni, sperimentazioni e crossover tra stili e generi. ‘The Kid’s Lab!’ è un laboratorio per scoprire le collezioni di ricerca e sperimentare le declinazioni del kids lifestyle. ‘Apartment’ riflette sulla sartorialità a portata di bambino includendo collezioni di nicchia, eleganti, ispirazionali. Prosegue infine il progetto ‘The Nest’: uno spazio esclusivo ai piccoli brand che si affacciano sul mercato con proposte innovative, dinamiche e creative. Alla base della selezione presentata c’è lo scouting di Dimitra Zavakou, pioniera del kidswear responsabile e founder del concept lab berlinese Little Pop Up, che per Pitti Bimbo ricerca nuove realtà da raccontare.
Tra gli eventi in calendario: Nanan presenterà il film ‘Girasoli’ diretto da Catrinel Marlon, seguito dalla sfilata performance di hip hop che metterà in scena la nuova capsule Ludovica Amati per Nanan. Philipp Plein in persone presenterà la collezione kidswear dell’omonimo brand, una linea che richiama le stampe e le grafiche della linea adulto in perfetto stile Mini-Me. Verrà inoltre presentato il progetto John Richmond Kids for Pangea, con cui il brand sostiene la onlus e supporta ‘Piccoli Ospiti’, programma che accoglie e protegge le mamme, i bambini e le bambine che hanno vissuto insieme una condizione di violenza domestica.
Secondo le stime preliminari effettuate dal Centro Studi di Confindustria Moda, per l’anno 2023 il turnover della moda junior italiana (0-14 anni) è stimato in calo dello 0,4% che lo porterebbe a circa 3,17 miliardi di euro. Guardando alle performance oltre confine, si stima invece una crescita media annua delle vendite estere corrispondente all’1,5 per cento. Il valore delle esportazioni di comparto dovrebbe salire a 1,48 miliardi di euro, concorrendo al 46,9% del turnover settoriale. Contrariamente, con riferimento all’import, si prevede una variazione negativa del 3,6%, per un valore complessivo di poco più di 2,6 miliardi di euro. La dinamica prevista per i flussi commerciali in entrata e in uscita dall’Italia determinerebbe un deficit nel saldo commerciale di comparto di poco superiore a 1,1 miliardi. I consumi nazionali archivierebbero il 2023 in territorio negativo, evidenziando una flessione del 3,7% rispetto al risultato raggiunto nel 2022. Il gap rispetto al consuntivo di mercato 2019 si attesterebbe sul -5,5 per cento.
Relativamente ai mercati esteri, è possibile circoscrivere l’analisi al solo abbigliamento per neonati. Secondo quanto rilevato da Istat, con riferimento ai primi nove mesi 2023, l’export di moda bébé, che nel medesimo periodo del 2022 aveva accusato una perdita dell’8,8%, ha registrato una crescita pari allo 0,6%, portandosi a 122,6 milioni di euro.