Hugo Boss investe 100 milioni di euro per il potenziamento del suo headquarter. La griffe tedesca ha infatti dato il via alla costruzione di un nuovo edificio per uffici nel suo campus di circa 175mila metri quadrati, a Metzingen, in Germania. La prima pietra è stata posata negli scorsi giorni: il nuovo polo sarà completato nel 2025 e ospiterà 350 postazioni di lavoro.
Hugo Boss punta a ottenere la certificazione di platino dal Consiglio tedesco per l’edilizia sostenibile (Dgnb). Il brand ha investito nella modernizzazione e nella digitalizzazione dei suoi showroom, per ottimizzare i processi di acquisto per i partner wholesale e commerciali. In linea con l’approccio ‘Lead in digital’ dell’azienda, è stato creato uno spazio aggiuntivo per uno studio fotografico per l’e-commerce. La sede ospiterà anche un ristorante per i dipendenti, uno studio televisivo e un’area per eventi. Come anticipato, gli investimenti dell’azienda per il miglioramento del suo quartier generale, iniziati nel 2021, arriveranno a superare i 100 milioni di euro alla fine del 2025.
Hugo Boss ha archiviato il terzo trimestre dell’anno con ricavi per 1,03 miliardi di euro, in crescita del 15 per cento. Quanto alle stime per l’intero anno, le previsioni di fatturato del gruppo si attestano tra 4,1 e 4,2 miliardi di euro, con un utile operativo compreso tra 400 e 420 milioni di euro, in aumento del 20-25 per cento. Per il 2025 il gruppo ha fissato come target il raggiungimento della vetta dei cinque miliardi di euro di ricavi.
“Il 2024 sarà una vera e propria pietra miliare nella storia della nostra azienda, poiché festeggeremo i 100 anni di Hugo Boss – ha affermato il CEO Daniel Grieder -. Allo stesso tempo, gettiamo le basi per un successo sostenibile e a lungo termine della nostra azienda. Pertanto, stiamo investendo nei nostri marchi, prodotti e negozi in tutto il mondo, oltre che nelle nostre sedi. Il nostro obiettivo è creare il campus del futuro presso la nostra sede centrale, che è particolarmente importante per attrarre più talenti internazionali e distinguerci come datore di lavoro d’elezione”.