L’implementazione del Digital Product Passport (DPP) emerge come una necessità imprescindibile nel contesto attuale, in cui la digitalizzazione dei prodotti diventa sempre più cruciale per il settore della moda e del lusso. Questo strumento si configura come obbligatorio non solo per rimanere al passo con le tendenze tecnologiche, ma anche per adeguarsi al nuovo regolamento europeo.
La digitalizzazione dei prodotti è sostanzialmente l’ultimo necessario tassello del puzzle della trasformazione digitale nel mondo del fashion e del lusso, utile, oltre che per un discorso di trasparenza nei confronti del consumatore, anche per contrastare il fenomeno della contraffazione, dove il prodotto non è sostenibile per definizione. “La nostra vasta esperienza con grandi Brand ci ha permesso di imparare molto sulla contraffazione nel corso degli anni – spiega l’azienda -. Il livello di engagement e il volume di dati generati dai prodotti digitalizzati e connessi tramite la soluzione Certilogo ci hanno permesso di osservare da vicino il comportamento dei consumatori e il mercato della contraffazione, che è un fenomeno in aumento. Una vera e propria pandemia, conseguenza del boom del commercio elettronico, pandemia che può essere contrastata con le giuste soluzioni tecnologiche”.
“Il DPP (Digital Product Passport) di per sé non è però una prova di autenticità, – continua Certilogo – si tratta di una versione digitale di una ‘scheda prodotto’ collegata al prodotto fisico tramite un Digital Product ID”. Pertanto, al fine di confermare l’autenticità sia del prodotto che del suo DPP, è fondamentale che esista un’associazione sicura e non clonabile tra l’ID del prodotto digitale e l’articolo fisico; Certilogo la garantisce attraverso il suo approccio Secure by Design™ , unico sul mercato.
L’approccio Secure by Design™ di Certilogo deriva da anni di esperienza nella gestione sicura e controllata delle identità digitali univoche associate ai prodotti. Operare in modalità Secure by Design™ significa gestire i progetti di prodotti connessi prestando particolare attenzione alla sicurezza, sin dal primo giorno, grazie a una profonda conoscenza delle pratiche di contraffazione e delle vulnerabilità delle implementazioni comuni.
Certilogo, azienda italiana acquisita recentemente dal gruppo eBay e fondata nel 2006 da Michele Casucci, è infatti ideatrice e proprietaria di una piattaforma Saas che consente ai brand del fashion e del lusso di connettere digitalmente i loro prodotti attraverso un’identità digitale sicura, tramite la quale i consumatori possono verificare l’autenticità del prodotto in pochi secondi e accedere a contenuti e servizi offerti dal brand.
Per dare un’idea dell’esperienza della piattaforma di Certilogo possiamo dire che è attualmente utilizzata da un utente ogni quattro secondi in oltre 180 Paesi ed è disponibile in dieci lingue. Inoltre, i prodotti degli oltre 80 brand che hanno scelto Certilogo sono collegati alla piattaforma con identificatori unici in formato RFID, NFC, QR, e sono verificati in modo rapido e affidabile dai consumatori attraverso qualsiasi dispositivo digitale.
“Se vogliamo portare avanti con successo strategie che favoriscano davvero la sostenibilità e la circolarità – conclude Michele Casucci – è necessario prevenire la diffusione di articoli falsi, NON SOSTENIBILI per definizione, nei modelli circolari. Purtroppo, oggi i contraffattori sono in grado di clonare anche i Digital Product ID dei prodotti fisici ingannando ulteriormente il consumatore. Un brand può costruire e progettare il proprio ecosistema circolare a ‘circuito chiuso’, ma sarà sostenibile dal punto di vista economico e ambientale solo collaborando e integrandosi con terze parti, che ad esempio trattano i rifiuti o creano sistemi sicuri e virtuosi per il second hand, e con il proprio consumatore”.
“Implementare Product Digital ID sicuri renderà i prodotti a prova di futuro”, afferma Certilogo. “I consumatori di un brand saranno in grado di fidarsi e interagire con questi prodotti tra 5 anni, quando la rivendita e la rigenerazione saranno pratiche abituali? No, se questi prodotti non hanno già un Prodict Digital ID e se non sarà possibile smascherare i falsi. Se oggi un’azienda dota i suoi prodotti di un Product Digital ID sicuro, nei prossimi anni potrà aggiornare l’esperienza utente e aggiungere servizi con la certezza che i falsi saranno individuati ed esclusi dall’ecosistema dagli stessi consumatori e senza ulteriori spese. Ma si otterranno anche vantaggi immediati, perché i Product Digital ID Secure by Design™ di Certilogo forniscono valore fin dal primo giorno, dimostrano un impegno concreto per la sostenibilità e rendono la rivendita dei prodotti molto più facile, oltre a ridurre i falsi, accrescere il valore dei beni, generare consumer engagement, consentire uno storytelling più profondo, acquisire dati utili per la fidelizzazione dei clienti”.