Gap ha superato le previsioni nel terzo trimestre, segnando il primo importante risultato del nuovo CEO Richard Dickson, approdato nel gruppo la scorsa estate per riportare in positivo le performance dell’azienda americana.
Nei tre mesi conclusi lo scorso 28 ottobre, il fatturato netto si è attestato a quota 3,8 miliardi di dollari (pari a circa 3,5 miliardi di euro al cambio attuale), in calo del 7% rispetto allo stesso trimestre dell’anno scorso, ma migliore rispetto ai 3,5 miliardi di dollari del secondo trimestre. L’utile netto è sceso del 23%, a 218 milioni di dollari, ovvero 58 centesimi per azione. L’utile per azione rettificato di 59 centesimi ha superato la stima di di Bloomberg 19 centesimi grazie in parte alla moderazione dell’attività promozionale e alla riduzione dei costi di produzione.
Gli analisti prevedevano un fatturato di 3,6 miliardi di dollari. Il calo trimestrale delle entrate include l’impatto negativo di due punti percentuali legato alla vendita di Gap China nel gennaio 2023.
Le vendite comparabili in negozio sono diminuite del 2% rispetto allo scorso anno. Sebbene il risultato sia in contrazione, è comunque superiore alle attese degli analisti che si aspettavano una flessione dell’8,7 per cento.
“Gap ha avuto una solida performance nel terzo trimestre, guadagnano quote di mercato e riuscendo a migliorare i margini lordi e operativi”, ha affermato il nuovo CEO Dickson che, nella call con gli analisti, ha tuttavia ammesso che azienda, che è stata colpita anche dalla crescente concorrenza di concorrenti come Shein e Amazon, deve ancora creare “assortimenti di prodotti di tendenza” per attirare più clienti tornare nei suoi negozi.
“Crediamo che la società sia ancora all’inizio del suo risanamento e restiamo cauti”, hanno detto in una nota gli analisti di Jefferies.
Per il quarto trimestre Gap si aspetta vendite ‘flat’ o leggermente negative rispetto a 4,2 miliardi di dollari dello scorso anno. Nel fIscal year, i ricavi netti dovrebbero diminuire del 5%, dai 15,6 miliardi di dollari dell’esercizio precedente.