Negli ultimi anni la gestione della supply chain è entrata di spinta al centro dell’attenzione perché punto focale per determinare il vantaggio competitivo di un’impresa anche nell’industria della moda.
“Oggi il numero di informazioni prodotte e richieste nei diversi ambiti della filiera è aumentato enormemente”, spiega Luca Tonello, General Manager di Deda Stealth. “Tutti i luxury brand stanno ormai attingendo dall’Italia, sia come catena di fornitura sia come terreno fertile per una serie di acquisizioni”. Inoltre, sempre più le aziende del fashion necessitano di monitorare le proprie performance di sostenibilità in ogni fase della supply chain anche a fronte dei nuovi sviluppi normativi legati all’ESPR (Ecodesign for Sustainable Products Regulation) e alla Waste Framework Directive.
“È uno scenario di consolidamento che necessita di una maggiore informatizzazione e che diventa quindi per noi l’opportunità giusta per collegare brand e filiere”. In questo, Bsamply, il marketplace di materie prime che Deda Stealth ha acquisito nel 2022, gioca un ruolo cruciale. La piattaforma tecnologica originale è infatti evoluta in uno strumento capace di mappare tutte le informazioni e i documenti necessari a supportare modelli di business più sostenibili, fin dalle fasi di sourcing e procurement. “Il percorso di adozione di modelli di moda circolare e sostenibile – sottolinea Tonello – sta diventando sempre più complesso e non può essere gestito fuori dal sistema informativo aziendale”.
Tra le novità del settore si parla molto anche di intelligenza artificiale, tecnologia che anche Deda Stealth ambisce ad applicare implementando appositi algoritmi all’interno delle proprie soluzioni. “Grazie all’AI i tempi di lavoro si stanno riducendo – conclude Tonello – E questo porterà sicuramente ad una trasformazione del modo di lavorare anche nel settore moda”.