Black Friday, Holiday season e il Capodanno cinese si confermano come appuntamenti chiave per comprendere le reazioni del consumatore finale, in un contesto dove non mancano le incognite. Di fronte a un lusso che inizia a dare segni di rallentamento, seppur dopo due anni di forte incremento, l’Europa che sconta tassi di interesse alti, gli Usa alle prese il prossimo anno con le elezioni, momento tradizionalmente critico per i consumi, e la Cina dove aumenta la preoccupazione della popolazione di fronte alla bolla del real estate, l’analisi condotta da PwC prevede che i tre appuntamenti dovrebbero confermare comunque la loro forza. “Ci aspettiamo di vedere se ci sarà destocking vista la propensione ai consumi e all’anticipo dei consumi di Natale alla ricerca di occasione soprattutto nel beauty e fashion”, spiega Erika Andreeetta, partner PwC Italy, EMEA fashion & luxury leader.
“Quel che stiamo vedendo però è un consumatore che già ora è alla ricerca di offerte e occasioni e quindi è già alla ricerca di regali di Natale e questo sia in Cina, sia in Europa e negli Stati Uniti. Davanti ci sono eventi importanti come il Black Friday e il Singles’ day in Cina fino ad arrivare agli acquisti di Natale. Abbiamo visto – aggiunge Andreetta – che, rispetto al passato, il turismo internazionale, in particolare modo statunitense e speriamo che anche quello cinese sta tornando ad essere importante anche per le vendite in euro zona”.
L’analisi di PwC inquadra i tre momenti di acquisto. Per quanto riguarda il Black Friday, in Europa si prevede di spendere lo stesso importo rispetto al 2022 ma con delle differenze rispetto alla top tre delle categorie: in prima posizione resta l’abbigliamento e gli accessori, scende il peso dell’elettronica ed entra prepotentemente la categoria health & beauty al posto dei giocattoli, in terza posizione lo scorso anno.
Per quanto riguarda la Holiday season americana, oltre il 75% dei consumatori è alla ricerca di offerte, come parte del loro sforzo per contrastare l’aumento dei prezzi. Ci si aspetta un ribilanciamento del portafoglio, con più acquisti per i viaggi, meno per i beni. Inoltre, Millennials e Gen z dichiarano che andranno a spendere di più per gli acquisti di Natale (Gen Z +15%, Millennials +14%, Gen X +12%).
Sul fronte dell’Asia, la Cina resta un mercato enorme e fondamentale, nonostante le preoccupazioni di parte dei consumatori per il rialzo delle spese legati agli affitti, come effetto della bolla del real estate. “Il gigante asiatico – spiega Andreetta – ha avuto da dati macroeconomici, un aumento del Pil nell’ultimo trimestre del 5,2 per cento. Abbiamo ancora un tasso di disoccupazione importante ma riscontriamo una preoccupazione del cinese medio rispetto al costo della vita e quindi al prezzo degli affitti e delle case. Non è da dimenticare il fenomeno del turismo, sicuramente domestico ma dai dati relativi al terzo quarter siamo già a 12 milioni di turisti cinesi che prendono voli internazionali e che speriamo siano sempre di più, ma soprattutto abbiamo una crescita importante delle persone molto ricche in quel mercato, per cui le nostre statistiche dicono che, se ora siamo sugli 11 milioni di ultra ricchi entro il 2027 questo numero andrà a raddoppiare”.