Fairly Made, player francese specializzato nella tracciabilità del settore tessile, stringe una collaborazione con Mion, l’azienda italiana attiva nella produzione di etichette e cartellini per la moda e il lusso. La start-up d’Oltralpe sta aprendo un ufficio in Italia e lavorerà con Mion per espandersi nel mercato nazionale.
L’obiettivo di questa collaborazione è quello di assistere i marchi del fashion nel percorso di adeguamento ai requisiti normativi del settore, ponendo l’accento su una maggiore sostenibilità e trasparenza. Questa partnership risponde inoltre a una crescente domanda di trasparenza da parte dei consumatori: secondo uno studio, l’81% di questi ritiene che i marchi tendano a praticare il greenwashing (Fonte: ‘The role of ecolabels in creation of life-cycle criteria’).
La collaborazione è nata dall’esigenza dei marchi di moda di conformarsi alle normative già in vigore in Francia (secondo la legge Agec) e presto anche in Europa. Questi quadri legislativi impongono ai marchi di fornire informazioni sulla tracciabilità dei loro articoli, andando oltre la semplice menzione del “made in” per includere le fasi chiave della produzione.
Forte dell’esperienza maturata in un Paese avanti nelle normative per una moda più eco-responsabile, Fairly Made mette a disposizione il suo know-how per affiancare i marchi italiani verso la tracciabilità. Fairly Made ha infatti partecipato attivamente ai gruppi di lavoro del governo francese per lo sviluppo di metodi di etichettatura ambientale in Francia.
Mion, dal canto suo, è vicina alle tematiche ambientali (le sue etichette tessute sono realizzate esclusivamente con filati di poliestere riciclato al 100% e fibre naturali) e fornirà le proprie competenze tecnologiche e organizzative per realizzare supporti ‘smart’ che faranno da tramite ai brand per raccontare ai loro consumatori il proprio impegno nei confronti dell’ambiente.