Segno meno per il Q3 di EssilorLuxottica, che archivia i tre mesi con ricavi per 6,29 miliardi di euro, in calo dell’1,6% a cambi correnti (+5,2% a cambi costanti), restando sotto i 6,33 miliardi stimati da Bloomberg. Nei nove mesi il turnover è cresciuto del 4,1% a 19,1 miliardi. Il terzo trimestre, spiega Essilux, ha visto una leggera decelerazione rispetto al primo semestre a causa del retail ‘Sole’ più debole anche nell’area Emea, oltre che in Nord America, e di una base di confronto più difficile in Asia-Pacifico. Il segmento ‘Vista’ ha confermato la propria resilienza potendo contare su un solido price-mix sostenuto dal successo del lancio di Varilux Xr Series a livello globale e da una costante ed eccellente performance di Stellest.
La società ha confermato il proprio obiettivo di crescita del fatturato annuo a “mid-single-digit” dal 2022 al 2026 a cambi costanti (sulla base del fatturato pro forma del 2021) e prevede di raggiungere un utile operativo adjusted compreso tra 19 e 20% del fatturato alla fine di tale periodo.
“La nostra azienda e le nostre persone sono incredibilmente resilienti: nell’ultimo trimestre tutti i business e le aree geografiche hanno contribuito alla crescita: guardiamo con fiducia al futuro e siamo orgogliosi di portare con noi in questo viaggio tutti i nostri colleghi e i partner”, hanno commentato Francesco Milleri, presidente e amministratore delegato, e Paul du Saillant, vice amministratore delegato del gruppo italo-francese. “Stiamo continuando inoltre a investire sui nostri punti di forza, a partire dal nostro network logistico-produttivo, con l’avvio di un nuovo stabilimento a Rayong, in Thailandia, che riflette perfettamente l’unicità di EssilorLuxottica e integra montature e lenti sotto lo stesso tetto”, hanno concluso Milleri e du Saillant.