Hainan sfiorerà 11 miliardi di dollari di vendite duty free nel 2023 (pari a 9,71 miliardi di euro), in crescita del 59 per cento. La stima arriva da una analisi Oc&c strategy consultants pubblicata su Mff che ha analizzato i flussi dopo la revoca delle restrizioni sanitarie all’inizio dell’anno.
Nel primo trimestre di quest’anno, secondo la società, le vendite e il traffico duty free sono aumentate rispettivamente del 29% e del 25% rispetto allo stesso periodo del 2021. Il numero di brand di alta gamma presenti è salito dell’80% negli ultimi sei anni, tra questi ci sono Prada, Ferragamo, Saint Laurent e Zegna.
Come sottolinea Mff, con un valore di mercato che nel 2019 ammontava ad appena 1,9 miliardi di dollari, durante la pandemia l’isola ha iniziato a mettere a segno una crescita importante delle vendite duty free, salite del 110% nel 2020 a 4,6 miliardi. Il picco è avvenuto poi nel 2021 con 8,4 miliardi di dollari nel 2021, scesi poi del 19% a 6,8 miliardi lo scorso anno a causa dei lockdown nel Paese.
I numeri sono destinati ad aumentare in modo ancora più esponenziale perché il Governo cinese ha piani ben precisi per questa destinazione puntando a farla diventare una nuova destinazione per lo shopping di lusso al posto di Hong Kong. Come spiega La Conceria, oltre al suo privilegiato status di porto di libero scambio, l’isola di Hainan ha in programma di chiudere gli uffici doganali internazionali entro il 2025 e avviare operazioni doganali indipendenti . “Attualmente – precisa la testata – le griffe del lusso sono costrette a stringere accordi con i rivenditori in possesso di licenze duty-free per gestire attività duty-free ad Hainan. Dopo il 2025 potranno farlo in autonomia. Questo vuol dire avere il controllo dei prodotti e dei prezzi. Inoltre, secondo Kpmg, sempre in quella data, l’isola sarà in grado di attuare tagli fiscali e varie politiche che daranno ai marchi un maggiore controllo sui prezzi e aumenteranno i loro profitti. Gli incentivi fiscali sono attualmente limitati a determinate categorie di merci, ma tra due anni non sarà più così”.