Rifinanziare il debito o trovare un compratore. È questo il bivio a cui è arrivato lo stilista scozzese Christopher Kane, che ha deciso di chiudere il suo brand. A dirlo sono fonti di stampa internazionale secondo cui, qualora non dovesse trovare un acquirente, la società avrebbe già individuato in Fts Recovery l’amministratore di riferimento per seguire la fase di liquidazione.
“Questa difficile decisione è stata presa per dare all’azienda tempo sufficiente per attuare un piano di salvataggio”, ha affermato Christipher Kane in una nota. “Le principali parti coinvolte sono state informate. Seguirà ora un periodo di attività di marketing accelerato, al fine di individuare potenziali realtà interessate a rifinanziare il debito della società o, in alternativa, individuare un acquirente per il business e gli asset“, ha aggiunto il management.
Christopher Kane ha fondato la sua azienda 17 anni fa, imponendosi come nome di rilievo della London Fashion Week. Nelle sue collezioni, il designer, che in passato ha collaborato anche con Donatella Versace, ha esplorato temi come la scienza, lo spazio e l’anatomia umana, confermando di volta in volta un ideale di eleganza esclusiva.
Nel 2013 Kering aveva acquisito il 51% di Christopher Kane, per poi rivendere le quote allo stilista nel 2018. Nello stesso anno il designer aveva lanciato la seconda linea, More Joy. Oggi l’azienda è di proprietà di Christopher Kane e di sua sorella Tammy. Sul business della griffe – scelta in passato da personalità come Michelle Obama e la Principessa del Galles – hanno impattato la pandemia e le conseguenti fasi di lockdown: nel 2020 Christopher Kane ha chiuso lo store di Mount street, a Londra.