White riconquista l’appeal internazionale richiamando il 13% in più di aziende estere negli spazi Superstudio Più – Via Tortona 27 e del Base Ex Ansaldo Via Tortona 54. La manifestazione ha alzato venerdì il sipario (si chiuderà oggi) con una cerimonia di apertura alla quale hanno presenziato numerose autorità, tra cui la Sottosegretaria di Stato Ministero della Cultura Lucia Borgonzoni, che ha spiegato “White è stato capace, grazie alla visione di Massimiliano e Brenda Bizzi, di anticipare la strada da intraprendere, considerando temi che oggi sono di estrema rilevanza come il digitale e la sostenibilità, intesa come rispetto per il pianeta ma anche come etica di prodotto e di rispetto sociale. Il sistema moda italiano è uno dei più invidiati al mondo e noi, come Ministero della cultura, siamo orgogliosi di essere qui a White, perché la moda è cultura, rappresenta le nostre radici e il nostro futuro. Stiamo investendo tanto: abbiamo iniziato con il bando Pnrr sulle imprese culturali e creative, cui fa parte la moda, e continueremo puntando sulla formazione per tutelare il patrimonio italiano e fornire professionalità specializzate alle aziende del nostro artigianato artistico. Non solo, guardiamo con attenzione anche all’interscambio, proseguendo il progetto Expo White, che questa stagione coinvolge la creatività norvegese e già guardiamo a nuove destinazioni”.
Presenti al taglio del nastro della manifestazione, che ha come tema ‘Facing the new’, evoluzione di quello di settembre da An eye on the future in un’ottica sempre più globale, anche Lara Magoni, Assessora al Turismo, Marketing Territoriale e Moda di Regione Lombardia, l’Ambasciatrice del Canada in Italia, Elissa Golberg e il neo Presidente di Confartigianato Moda, Moreno Vignolini. Come anticipato, la partecipazione di aziende straniere è cresciuta del 13%, portando l’offerta in sostanziale parità con le proposte italiane. “Stiamo ritrovando l’energia dei tempi migliori e quindi vedere tanta gente dentro al salone, tanti buyer presenti e le aziende che hanno di nuovo un sorriso è una cosa molto importante”, ha spiegato Massimiliano Bizzi, presidente e fondatore di White. “Vedo una Milano molto frizzante – continua – che deve saper cogliere questa grande opportunità, quella di creare una settimana della moda più forte più vivace più attrattiva e che si apra al pubblico per essere un evento veramente coinvolgente come succede durante la settimana del design. Sono convinto che la moda a Milano dovrebbe essere la prima in Europa ma deve avere il coraggio di essere contemporanea, al passo con i tempi e quindi più aperta”.
Con oltre trecento collezioni, la manifestazione è realizzata con il patrocinio del Comune di Milano e con il supporto di Maeci- Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, di Ice – Agenzia per la promozione all’estero e l’internazionalizzazione delle imprese italiane e in partnership con Confartigianato Imprese, la nuova edizione della manifestazione evidenzia i temi della sperimentazione e della contaminazione. In primo piano il progetto Secret Rooms con la partecipazione di Dreaming Eli, Studio Pansters, Riz Poli e gli esponenti della Fashion minority alliance, Romeo Hunte e Olubiyi Thomas. In un’ottica fortemente cosmopolita, inoltre, il salone fa squadra con l’Ambasciata canadese e il programma IFA- Indigenous Fashion Art, accogliendo la creatività nativa con le collezioni di Evan Ducharme, Lesley Hampton, Niio Perkins Design, Robyn Mcleod, Section35 e She was a free spirit. A firmare la nuova identità creativa è, infine, il fotografo e artista iraniano Arash Radpour, che si è ispirato alla mappa del genoma per realizzare la campagna pubblicitaria.