L’annuncio ufficiale è arrivato alla Borsa di Hong Kong: il mandato, ‘a scadenza’, di Andrea Guerra alla guida del gruppo Prada è iniziato. Il cda, riunitosi lo scorso 26 gennaio, ha infatti dato il via libera alla nomina del manager a nuovo CEO di Prada Group, al posto di Miuccia Prada e Patrizio Bertelli, che manterranno il ruolo di membri esecutivi del board. Guerra sarà al vertice della fashion house italiana per tre-quattro anni, in attesa di passare il testimone a Lorenzo Bertelli, seconda generazione della famiglia e attuale Head of Corporate Social Responsibility.
Secondo quanto riferito da Reuters, Guerra avrà una remunerazione complessiva intorno a 151.180 euro al mese, più una fee annuale di 50mila euro come membro del cda. Non sono inoltre esclusi altri bonus e incentivi.
Il curriculum di Guerra include esperienze in Indesit Company, prima di salire al comando di Luxottica ed Eataly. Il manager ha inoltre lavorato per Lvmh a capo della divisione Hospitality Excellence e come membro del comitato esecutivo del colosso d’oltralpe. Come confermato di recente dallo stesso Lorenzo Bertelli, Guerra fa il proprio ingresso in Prada Group per consentire “un percorso di transizione morbido, non traumatico, un normale passaggio in un momento molto buono per il gruppo”. Per far posto a Guerra, Stefano Simontacchi – presidente dello studio legale Bonelli Erede, consulente storico della società milanese – si è dimesso da membro non esecutivo del cda.
Stando al documento ufficiale diffuso dalla Hong Kong Stock Exchange, il board del gruppo Prada ha effettuato una revisione complessiva delle deleghe per favorire l’ingresso del manager italiano. A Guerra sono stati affidati i poteri sulla parte industriale, produzione, commerciale, corporate, amministrazione e finanza, Information tecnologi e risorse umane. Toccherà direttamente a Guerra quindi, vista la delega della parte finanziaria, gestire il dual listing a Piazza Affari.
Come già accennato, alla fine del prossimo aprile l’assemblea voterà Patrizio Bertelli alla presidenza al posto di Paolo Zannoni, che sarà nominato vicepresidente. Bertelli si occuperà, anche nel ruolo di presidente, di sviluppo prodotti, engineering, stabilimenti, negozi, architetture, facility immobiliare. Zannoni, invece, avrà sotto di sé gli affari societari, investor relator, coordinamento delle funzioni del consiglio. Miuccia Prada continuerà ad occuparsi dello stile (il timone creativo del main brand è condiviso con Raf Simons dal 2020) e della comunicazione.
La nuova divisione dei poteri richiederà tempo per rodarsi. Anche per questo il progetto di quotazione a Piazza Affari, per un doppio listing sull’asse Milano-Hong Kong, è stato rinviato. Secondo la stampa italiana l’Ipo sarà posticipata almeno fino al prossimo autunno. “È ancora tutto in fase di discussione e revisione, per capire se è possibile procedere. È in corso un’analisi per la fattibilità”, ha dichiarato negli scorsi giorni Lorenzo Bertelli.