L’Osservatorio permanente sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento-accessori e retail non food elaborato da Confimprese, in collaborazione con Jakala, fotografa un mercato che non si è fermato nel mese di ottobre 2022 e chiude con un leggero aumento di fatturato a +3,5%% rispetto a ottobre 2021, ma soprattutto si stabilizza per il terzo mese consecutivo intorno ai livelli del pre-pandemia (+0,8% ottobre 2022 vs ottobre 2019).
‘Abbigliamento-accessori‘ risulta essere il settore in maggiore sofferenza a -6,3%, ma, si legge nel comunicato ufficiale, “potrebbe recuperare con il Black Friday, in quanto il 68,2% delle famiglie si orienterà verso gli acquisti moda”. Il retail non food cresce, chiude il mese a +8,1% e torna ai livelli pre-pandemia.
Nei canali di vendita migliorano le high street a +9% che denotano l’interesse delle catene a rifocalizzarsi sulle vie dello shopping. Mentre, per quanto riguarda le aree geografiche il Centro performa meglio della media Paese con un trend pari a +5,9%. Tra le regioni, è il Lazio la migliore a +10,5%, mentre la Basilicata è la peggiore a -4%. Nelle città di provincia si evidenziano i buoni risultati di Lecco +12,4%, Reggio Emilia +11,5% e Firenze +11%. Brescia la peggiore a -5,7%.
“Il mese di ottobre – afferma Mario Maiocchi, direttore centro studi Confimprese – chiude ancora in positivo ma rispetto a settembre rallenta di oltre 6 punti percentuali. Segno che l’instabilità internazionale e l’inflazione ai massimi storici dal 1983 influiscono sulla propensione all’acquisto degli italiani. Inoltre, un divario del 6,4% rispetto ai livelli pre-pandemia, evidenzia come i mercati siano volatili e non permettano previsioni ottimistiche per i prossimi mesi. I retailer manifestano preoccupazione e l’ulteriore indebolimento del quadro congiunturale emerso dagli ultimi dati Istat non fa presagire un cambio di rotta nei prossimi trimestri”.
L’Osservatorio, stima dunque, che nei prossimi mesi gli effetti negativi dell’inflazione sul reddito disponibile e sulla ricchezza liquida spingeranno ad atteggiamenti più prudenti, che porteranno a un ridimensionamento della crescita. “L’inflazione e l’incertezza sulla situazione internazionale – conclude Alessandro Olivari, senior partner Jakala – stanno incidendo sulle scelte degli italiani e l’economia non ha ancora pienamente recuperato la situazione pre-pandemica. A livello regionale si segnala un rallentamento della Lombardia, il cui progressivo annuo passa dal + 32% al +28% rispetto al 2021″.