Il marchio Tod’s spinge la crescita del gruppo omonimo nei nove mesi del 2022. Nel periodo che va dal primo gennaio al 30 settembre scorso, il Gruppo Tod’s ha realizzato un fatturato di 724,9 milioni di euro, in progresso del 16,4% rispetto ai primi nove mesi del 2021, un incremento che, spiega la realtà marchigiana nella nota ufficiale, è legato all’impatto delle valute. A cambi costanti, utilizzando quindi gli stessi cambi medi dei primi nove mesi del 2021, comprensivi degli effetti delle coperture, i ricavi sono pari a 703,8 milioni, in crescita del 13% rispetto al corrispondente periodo del 2021.
L’Italia ed il resto dell’Europa hanno registrato un andamento dinamico dei consumi durante l’estate, grazie agli acquisti della clientela domestica e alle buone presenze di turisti infra-europei, americani e medio-orientali, mettendo a segno rispettivamente un +16% e +26 per cento. Il mercato americano, al contrario, ha visto un rallentamento nei mesi estivi, dato che gli acquisti del cluster americano si sono spostati all’estero, anche per l’effetto favorevole del rafforzamento del dollaro verso l’euro; il mese di settembre ha mostrato una ripresa dei consumi interni. Nei nove mesi le vendite sono aumentate del 37 per cento.
La Greater China ha registrato lievi segni di ripresa nel terzo trimestre, rispetto a quello precedente, dato il minore impatto dei lockdown e delle restrizioni alla circolazione ma chiude comunque in calo del 6 per cento. Secondo quanto precisato nella nota, l’andamento della domanda in quest’area resta volatile e incerto. Molto forte l’area Resto del Mondo (+54%), soprattutto grazie agli eccellenti risultati di Corea e Giappone.
Sul fronte dei singoli marchi, l’effetto valutario ha sospinto soprattutto i marchi Tod’s e Roger Vivier, che hanno la maggiore presenza all’estero. Tod’s ha visto aumentare le vendite del 23% e Roger Vivier dell’11 per cento.
“Uno dei nostri obiettivi principali – spiega Diego Della Valle, Presidente e AD del Gruppo,- è e sarà quello di svilupparci prevalentemente con la crescita organica, migliorando le performance della nostra rete distributiva. Daremo inoltre la massima attenzione allo sviluppo dell’e-commerce e, più in generale, della strategia omni-channel, che consideriamo uno dei driver più importanti dello sviluppo futuro”. E conclude: “Per quanto riguarda l’aspetto produttivo, possiamo fare affidamento su una importante realtà consolidata negli ultimi decenni, che ci permette di avere i migliori artigiani e molti giovani che vogliono intraprendere questo lavoro”.