Ci sono la forte crescita in Europa e la ripresa dell’Asia dietro al balzo double digit di Moncler nel terzo trimestre dell’anno e nel complesso dei nove mesi. Tuttavia, in mattinata il titolo scontava l’avvio in rosso dei maggiori indici di Borsa Italiana (in attesa delle decisioni della Bce in materia di politica monetaria), le stime di un rallentamento della crescita nei prossimi mesi e un Q3 che, per quanto solido, risulta, secondo Citigroup, “meno notevole” di altri competitor.
Nei primi nove mesi dell’esercizio 2022 Moncler Group ha realizzato ricavi consolidati per 1,556 miliardi di euro, in aumento del 32% rispetto allo stesso periodo del 2021 e del 57% rispetto ai primi nove mesi del 2019. “Tali risultati – si legge nella nota – includono i ricavi del marchio Moncler pari a 1,252 miliardi di euro e i ricavi del marchio Stone Island pari a 304,1 milioni”.
Nel Q3 il gruppo ha realizzato un turnover di 638,3 milioni di euro, in aumento del 12% year-over-year e a +50% rispetto al Q3 2019 (che non includeva il marchio Stone Island). Il dato anno su anno si confronta con il +32% messo a segno da Hermès, il +19% di Lvmh e il +23% di Kering (+18% per la sola Gucci). Nel terzo quarter il marchio Moncler ha realizzato ricavi per 528,2 milioni di euro, sperando le attese degli analisti, ferme a 521 milioni, e Stone Island per 110 milioni. A livello geografico, trainano Europa, Americhe e la ripresa dell’Asia, dopo le chiusure legate alle recrudescenze del Covid-19.
“Nei primi nove mesi dell’anno – ha commentato Remo Ruffini, presidente e AD di Moncler Spa – il gruppo ha superato 1,5 miliardi di euro di ricavi registrando nel terzo trimestre una crescita a doppia cifra sia rispetto al 2021 che al 2019, in un contesto macroeconomico che continua ad essere caratterizzato da forte incertezza. Consapevoli della solidità dei nostri marchi e dei progetti unici e distintivi pianificati in questi mesi, affrontiamo con fiducia e con grande energia il periodo per noi più importante dell’anno”.
Stando a quanto riporta Radiocor, Luciano Santel, chief corporate and supply officer del gruppo, ha dichiarato che i numeri del consensus per il 2022 sono “raggiungibili”, anche se alla fine “tutto dipenderà dallo scenario geopolitico e anche dall’andamento del Covid”. Il consensus indica ricavi 2022 per 2,5 milardi circa, un ebit a 760 milioni con un margine attorno al 30 per cento. Il manager di Moncler ha anche indicato che le vendite in Cina nelle prime due settimane di ottobre sono andate molto bene, anche se poi hanno risentito dei nuovi lockdown imposti dalla pandemia.
Moncler ha spiegato che non esclude nuove revisioni al rialzo del listino prezzi, se i costi continueranno ad aumentare. Al momento le variazioni già effettuate non hanno impattato sulla domanda di prodotti.
“La ripresa del mercato cinese conforta, anche se l’incertezza sull’andamento della stagione invernale permane”, ha commentato Luca Solca, senior research analyst, global luxury goods di Bernstein, interpellato dalle agenzie, che ha definito l’andamento dei ricavi di Moncler in linea con le attese, sottolineando l’andamento più sostenuto delle vendite in negozio, rispetto a quelle wholesale.
In mattinata le azioni di Moncler perdevano oltre 5,5 punti percentuali, scambiate a 45,74 euro a Piazza Affari.