Nuova acquisizione per MinervaHub, il polo dei terzisti nato lo scorso giugno e guidato da Matteo Marzotto in veste di presidente. Il gruppo ha annunciato di avere finalizzato l’acquisizione della maggioranza di Jato 1991, azienda bolognese di San Lazzaro di Savena specializzata nel ricamo a mano su tessuto e che lavora per importanti maison del lusso. I dettagli finanziari dell’operazione non sono stati rivelati. L’ultimo bilancio di Jato 1991 riporta un fatturato di 7,4 milioni di euro rispetto agli 8,1 milioni di euro del 2020, mentre nel 2019 i turnover era di 17,6 milioni.
Come precisa il comunicato, “a seguito della transazione i due fondatori, Giorgina Rapezzi e Jacopo Giuseppe Tonelli, restano direttamente coinvolti nella gestione di Jato 1991 S.r.l. ed entrano nel capitale di MinervaHub S.p.A., iniziativa a maggioranza del fondo di Private Equity Xenon VII SCA SICAV – RAIF, gestita dai soci Franco Prestigiacomo e Gianfranco Piras“.
MinervaHub S.p.A. è stata fondata lo scorso primo giugno 2022 dalla fusione per incorporazione della società Ambria Holding S.r.l. con presidente Matteo Marzotto, nella società XPP Seven SpA con presidente Gianfranco Piras a sua volta partner del fondo internazionale di Private Equity Xenon, due realtà imprenditoriali che avevano già operato aggregazioni in questo comparto. MinervaHub conta oltre 130milioni di euro di ricavi, frutto delle attività di Galvanica Formelli (Arezzo), Jato 1991 (Bologna), Koverlux (Bergamo), Quake (Vicenza), Sp Plast Creating (Fermo), Zeta Catene (Arezzo) e Zuma Pelli Pregiate (Pisa).